lunedì 25 settembre 2017

TAROT AT WORK: INTERVISTA A GIOIA GOTTINI

TAROT AT WORK: INTERVISTA A GIOIA GOTTINI

lunedì 25 settembre 2017


Qualche tempo fa su Instagram, ho lanciato un appello per un progetto che avrei voluto iniziare a settembre: Tarot at work, interviste a donne che lavorano in proprio e che usano Tarocchi e/o carte di ispirazione per il loro lavoro, magari dietro le quinte, o nel loro lavoro perchè sono parte integrante di ciò che fanno.
Perchè questa rubrica? Moltissime persone sono convinte che l'unico impiego di Tarocchi e carte di ispirazione (a proposito, se non conosci la differenza l'ho spiegata qui) sia quello di predire il futuro. Io, invece, volevo dimostrare che ci sono moltissimi modi per usare questo strumento, modi diversi, creativi e molto utili e quanto sia limitante fermarsi al più comune uso previsionale.
E poi sono convinta che vedere come altre persone lavorano, possa essere fonte di grande ispirazione e così non ci ho pensato troppo e ho chiesto.

La risposta è stata una bella sorpresa. A parte alcune donne che seguo da moltissimo tempo, che conosco e stimo, molte altre si sono rese disponibili per il progetto e pian piano te le farò conoscere. Non potevo però che iniziare con le mie ragazze del cuore!

lunedì 18 settembre 2017

RITUALE DI CONSACRAZIONE E PURIFICAZIONE DEL MAZZO: TI RACCONTO IL MIO

RITUALE DI CONSACRAZIONE E PURIFICAZIONE DEL MAZZO: TI RACCONTO IL MIO

lunedì 18 settembre 2017


In un post precedente ti ho parlato delle differenze tra vari mazzi di carte per aiutarti a scegliere il tuo. Una volta scelto, qual'è il passo successivo? Forse avrai sentito parlare di rituale di consacrazione e purificazione del mazzo di carte o Tarocchi. Tranquilla, niente di oscuro o superstizioso, si tratta semplicemente di un modo che possiamo adottare per inaugurare il nostro nuovo mazzo e, naturalmente, solo se è qualcosa che ci piace: non è assolutamente obbligatorio né necessario.
In questo post ti spiego a cosa può servire, perché lo faccio, e ti racconto com'era il mio primo rituale. Come tengo sempre a precisare, non ci sono formule standard, puoi seguire delle indicazioni generali, ma poi è sempre bene adattarle a te e al tuo modo di sentire.

COS'è E A COSA SERVE

Il rituale di consacrazione e purificazione del mazzo consiste in una serie di azioni volte a preparare il mazzo (spesso si dice pulire il mazzo da energie varie), entrare in sintonia con esso, esprimere le nostre intenzioni.
Non tutti lo fanno: per molte persone è sufficiente mescolare a lungo le carte per creare un contatto e iniziare a prenderci la mano. Secondo alcuni, rituali a parte, sono le intenzioni quelle che contano, personalmente penso che si tratti di una forma rituale che agisce più su di noi, a livello psichico che non sul mazzo.
Personalmente mi piace molto l'idea di dedicare una piccola cerimonia al nuovo mazzo e al lavoro che farò con lui. Ecco perché prima di utilizzare un mazzo nuovo, amo dedicarmi a questa piccola pratica.


Perché farlo

Possono esserci diversi buoni motivi per eseguire un rituale del genere. Te ne elenco alcuni.

PULIRE IL MAZZO. Quando prendi un nuovo vestito in un negozio, probabilmente lo metterai in lavatrice prima di indossarlo, vero? Ecco, la stessa cosa può valere per un mazzo di carte (sì, sfatiamo il mito che le carte debbano essere regalate!).
Prima di arrivare da te, un mazzo di carte avrà fatto un bel viaggetto, assorbendo varie energie, quindi potresti desiderare di pulirlo da esse, proprio come si fa con gli abiti appena acquistati. su questa visione sono d'accordo solo parzialmente nel senso che più che come pulizia, vedo questa fase come una preparazione.

CREARE UNA CONNESSIONE. Il mazzo nuovo sarà il tuo strumento di introspezione, chiarezza e consapevolezza, Jodorowsky definisce il mazzo di tarocchi addirittura "un essere". Sicuramente con lui instaurerai un rapporto speciale ed è bello, almeno per me, dedicargli un piccolo spazio temporale in cui poter, in un certo senso, fare la sua conoscenza e sperimentare che tipo di energia mi trasmette. 

ESPRIMERE LE TUE INTENZIONI. Con il rituale puoi consacrare e dedicare il mazzo ad uno scopo preciso che dovrai pensare bene e decidere con cura.
Ad esempio puoi dedicarlo ad un'entità o principio spirituale (la conoscenza, l'aiuto, una Dea con cui senti particolare affinità), oppure a un obiettivo per cui utilizzerai i Tarocchi (fare chiarezza, conoscere te stessa, portare la divinazione per il mondo, aiutare le persone).
Sentiti libera anche di combinare le cose insieme e poi scrivi la tua intenzione su un foglio.
Potresti scrivere ad esempio: “La mia intenzione è dedicare questo mazzo alla conoscenza e all'aiuto degli altri”. Oppure: “Dedico questo mazzo all'esplorazione di me stessa e alla riscoperta della mia intuizione”; o ancora: “La mia intenzione è dedicare questo mazzo di Tarocchi alla Dea e con il suo aiuto fare chiarezza per me stessa e per gli altri”.
Naturalmente non dovrai per sempre sentirti obbligata a usare il mazzo solo per quell'intenzione, ma all'inizio può essere utile per darti una direzione pratica.


COME FARLO

Ti racconto come lo faccio io, così puoi ispirarti per creare un rituale che ti piaccia e ti rispecchi.
Come ti dicevo, infatti, non esiste una formula prefabbricata ma è importante che ognuno crei la sua, in base alle proprie convinzioni, richiamando simboli e significati che sente di più.

Nel mio rituale uso alcuni oggetti simbolici, al cui significato associo un potere o una capacità. Può darsi che nel tempo cambierò, togliendo o aggiungendo qualcosa, ma per il momento gli oggetti che ho scelto sono:

  • un sasso: rappresenta la fermezza e la solidità di accogliere qualsiasi messaggio i Tarocchi vogliano darmi;
  • una coppa: rappresenta la volontà di aprirmi all'intuizione;
  • un ramo con foglie: simbolo della crescita che si può avere applicando gli insegnamenti di questi archetipi;
  • una candela accesa: simboleggia la capacità di far luce sulle situazioni;
  • un melograno: la ricchezza delle interpretazioni che si possono dare.


Di solito comincio il rituale con la FASE DI CONSACRAZIONE.
Una volta disposti gli oggetti sul tavolo, pronuncio la mia intenzione ad alta voce. Poi, prendo in mano gli oggetti ad uno ad uno, chiedendo loro di infondermi la loro qualità.
Concludo ringraziando il principio a cui ho dedicato il mazzo.

Passo poi alla FASE DI PURIFICAZIONE che consiste nel passare le carte ad una ad una, davanti e dietro, sul fumo di un incenso, o di salvia bianca o palo santo.
Questa fase può costituire un rituale a sé, da ripetere ogni tanto per il mazzo che usi di più. Quindi ripetilo ogni volta che lo ritieni sia opportuno.

Terminata anche la fase di purificazione mescolo le carte per un po', creando così la vera connessione. Alle volte estraggo una carta che interpreto come un messaggio da parte del mazzo o che mi aiuta a fare la sua conoscenza. 
Infine rimetto tutto nella confezione e il mazzo è pronto per essere usato.

Naturalmente non ho inventato questo procedimento di sana pianta: quando ero agli inizi ho fatto alcune ricerche per avere delle indicazioni. On line si trovano tanti spunti, anche molto diversi tra loro. Io ho letto un bel po', messo insieme alcuni pezzi che mi sembravano giusti per me, costruendo così il mio rituale. La stessa cosa che consiglio di fare a te.
Magari a te piace di più esporre il mazzo alla luce della luna piena per una notte. L'importante, qualsiasi cosa tu scelga di fare, è che abbia un significato per te. Solo così renderai davvero sacro e significativo il rapporto con il tuo nuovo mazzo di carte.

Come vedi il mio rituale è abbastanza semplice, e il tuo com'è? Se ti va, raccontamelo nei commenti.

lunedì 11 settembre 2017

COME SCEGLIERE IL TUO MAZZO DI CARTE

COME SCEGLIERE IL TUO MAZZO DI CARTE

lunedì 11 settembre 2017

Nella foto. In alto: a sn. Tarocco Indovino di Sergio Ruffolo (Dal Negro); a ds. Tarocchi di Marsiglia di Jodorowsky-Camoin. In basso: a sn. Soul Coaching Oracle Cards di Denise Linn; a ds. Carte d'ispirazione “Anima libera” di Ilaria Ruggeri







Quando ho iniziato ad avvicinarmi ai Tarocchi, non avrei mai immaginato che esistessero così tanti mazzi diversi. Scelsi il primo seguendo l'istinto: lo avevo visto usare da una cartomante che me li leggeva spesso e mi piacevano i disegni. Tra i tanti che usava, erano quelli che mi erano rimasti più impressi.
Immagino anche te: quante volte avrai pensato di volerti avvicinare alla lettura delle carte, ma non avevi idea di quale mazzo prendere? E così hai lasciato perdere... Del resto, come dicevo, ce ne sono tantissimi in circolazione, anche molto diversi tra loro, e dunque come fai a scegliere quello giusto per te, se non sai distinguerli?

Per aiutarti nella scelta, ecco un breve vademecum sulle principali tipologie di carte: Tarocchi e Carte di ispirazione, e sulle differenze più importanti.

Cosa c'è da sapere

La sostanziale differenza fra Tarocchi e Carte di Ispirazione sta nella struttura e nella composizione del mazzo.

Il mazzo di Tarocchi è sempre composto da 78 carte suddivise in due corpi:22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori.
  • Gli Arcani maggiori sono numerati da I a XXI più Il Matto che non ha numero o ha il numero 0. Hanno un nome e rappresentano figure umane, animali o allegoriche. Descrivono un processo umano universale che comprende tutti gli aspetti spirituali dell'esistenza.
  • Gli Arcani minori si compongono delle 40 carte numeriche (dall'Asso al 10) più le 16 carte figurative (Fanti, Regine, Re, Cavalieri) suddivisi nei 4 semi di Spade, Bastoni, Coppe e Denari. Ci consentono di esaminare gli aspetti quotidiani della vita materiale, emotiva, psichica e intellettuale.
I Tarocchi hanno anche una struttura che si basa sui numeri e sui semi; la struttura dei tarocchi è evolutiva cioè rappresenta simbolicamente le tappe della vita e delle vicende umane, dal principio alla realizzazione.

Tra i tantissimi tipi di Tarocchi puoi fare riferimento, per orientarti, a due grandi gruppi principali: 

  • quelli di cultura latina riconducibili allo standard del Tarocco di Marsiglia. Si caratterizzano per il fatto che le carte numeriche sono rappresentate con delle quantità del seme. Ad esempio nel 5 di Coppe vedrai 5 coppe, nel 9 di Denari vedrai 9 monete, ecc. Ad un principiante potrebbero sembrare un tantino ostici e difficili da interpretare, ma dopo aver fatto pratica, si potrebbe constatare che proprio questa "neutralità" lascia l'intuito più libero di viaggiare. 
  • I mazzi dell'area anglosassone, riconducibili alla tipologia del Tarocco Rider Waite-Smith, invece, presentano personaggi e scene, a volte anche delle parole chiave. Nelle carte numeriche, quindi non troverai ad esempio 7 coppe ma una scena, con personaggi, oggetti, un paesaggio, delle azioni che si compiono. Anche se la simbologia delle 7 coppe resta, è comunque collocata all'interno di una scena. Per chi inizia può essere più semplice interpretare e farsi ispirare da un disegno di questo genere.

Ricorda anche che molti mazzi possono mescolare vari sistemi e/o ispirarsi alle carte da pocker e, in questo caso, troverai semi diversi: al posto di coppe, bastoni, spade e denari vedrai cuori, fiori, picche e quadri.
I cuori corrispondono alle coppe, i fiori ai bastoni, le picche alle spade e i quadri ai denari.


Nelle Carte di ispirazione, o Carte oracolo, il numero delle carte non è fisso come peri Tarocchi, ma è variabile; non troverai la suddivisione fra Arcani Maggiori e Minori ma carte dello stesso “livello” contenenti raffigurazioni di personaggi o scene, accompagnate da una o più parole chiave se non addirittura da una frase motivazionale o da un vero e proprio consiglio su un'azione da compiere.
Le Carte di ispirazione sono per questo molto facili da interpretare come veri e propri messaggi dell'anima.

Adesso conosci le principali differenze tra i mazzi e hai qualche elemento in più per scegliere quello più adatto a te e al tuo livello di partenza.

Il mio primo mazzo, ad esempio, era di produzione italiana, ma di ispirazione anglosassone e per iniziare è andato benissimo. Poi, comunque, ogni confezione di carte contiene un piccolo libretto esplicativo che può esserti di supporto in caso di dubbi che il tuo intuito, da solo, non riesce a superare. Questo, all'inizio, potrebbe capitare.
Ciò che funziona veramente, però, se vuoi davvero risvegliare l'intuito, è l'osservazione, quindi cerca di non cedere subito alla tentazione di leggere i significati delle carte sul libretto. Prima osserva bene le tue carte e lascia affiorare le tue impressioni, rispetto a ciò che vedi. Se il senso di una carta non ti è subito chiaro, lasciala decantare: l'intuizione potrebbe affiorare dopo un po' di tempo, perché privarti di questo progresso? I significati "da libretto", avrai tutto il tempo per leggerli dopo che avrai preso un po' di confidenza con il tuo mazzo.

Ora passa al sentire

Infine, mi raccomando, nella scelta del tuo mazzo, lasciati guidare anche dal cuore: scegli qualcosa che ti piace esteticamente, che ti emoziona, ti ispira e ti comunica qualcosa. È importante che non trovi le immagini completamente incomprensibili, ma che ti senta in sintonia con loro. Se ti sembrano troppo fredde, scure e ti creano disagio, continua a cercare. Se invece un mazzo ti incuriosisce e sembra chiamarti, ha colori e disegni che ti piacciono e ispirano allora, con molta probabilità, quello è un mazzo giusto per te. Prova se hai tempo a fare un giro su Pinterest per vedere le immagini, poi su Amazon per trovare diversi tipi di carte.

Detto ciò non mi resta che lasciarti alla tua esplorazione. Ehi, poi se ti va raccontami nei commenti quale mazzo hai scelto, sono curiosissima, ti aspetto!

lunedì 4 settembre 2017

L'ENERGIA DI SETTEMBRE, I NUOVI INIZI

L'ENERGIA DI SETTEMBRE, I NUOVI INIZI

lunedì 4 settembre 2017


Finalmente ci siamo, settembre è arrivato, con la sua ventata di fresco e di novità.
L'estate è stata bollente, mai come quest'anno ho atteso l'arrivo dell'autunno. Quando il caldo è così intenso lo soffro molto: non riesco a concerntrarmi, non ho voglia di fare niente e mi innervosisco perchè, invece, vorrei fare settordicimila cose.
Tra l'altro, vivendo in una città turistica, non sono andata in vacanza fuori perchè per noi, gente di mare, la vacanza è qui. Però non stacchi mai veramente e allora, di solito, preferisco andare via fuori stagione: ad esempio in autunno quando i colori sono bellissimi o in primavera perchè il clima è davvero ideale.  Insomma, se non l'hai ancora capito sono di quelle che odiano l'estate, l'afa e il sole a picco.

Però questa estate mi ha portato anche delle grandi e belle novità e volevo raccontartele: ho finalmente iniziato a manifestare il mio cambiamento e a condividerlo con gli altri, sia dal vivo che on line, e ne sono davvero contenta, perchè ho capito che tenersi tutto dentro, per paura del giudizio, non ti permette di crescere. Condividere il tuo percorso con gli altri, invece, ti dà modo di confrontarti, migliorarti e ricevere qualche pacca sulla spalla, se ne hai bisogno.

Ma allora, cosa ho fatto esattamente?