lunedì 25 febbraio 2019

I TAROCCHI DELLA RINASCITA

I TAROCCHI DELLA RINASCITA

lunedì 25 febbraio 2019



L'aria della primavera che ormai inizia a farsi sentire, la natura che accenna a risvegliarsi, le giornate che si allungano e la possibilità di stare di più all'aperto, mi hanno fatto venire voglia di attivare una vera e propria rinascita. Per rinascita intendo un rigenerarsi, un riattivarsi dopo un periodo di stasi, darsi da fare per rimettere energia in circolo. Credo che una “rinascita” possa avvenire sotto svariate forme e a diversi livelli. Può trattarsi di una rinascita a livello fisico (uscire dal letargo invernale), a livello creativo (lo sblocco delle idee), mentale (fare chiarezza su progetti fermi), emotivo (liberarsi da sentimenti negativi), spirituale (riattivare un contatto con la nostra dimensione divina).
Qualsiasi sia il livello dell'esistenza in cui si sente il bisogno di rinascere, in partenza c'è sempre una situazione di stagnazione o di blocco che necessita di un'azione per essere sbloccata e superata.
Prima però bisogna prenderne coscienza, sentire cosa ci sta appesantendo e comprendere che abbiamo bisogno di lasciar andare qualcosa, prima di intraprendere qualsiasi azione positiva per la rinascita.

A volte questo processo è molto semplice: ad esempio questo mese ho sentito chiaramente che un periodo di vita sedentaria, la minore attenzione all'alimentazione, specialmente durante e dopo le feste, e l'uso dei social mi stavano appesantendo e togliendo energia. Le uniche cose da fare erano: superare la pigrizia del letargo invernale, rimettermi in moto ed eliminare qualche tossina per riacquistare energia e voglia di fare; infine, disintossicarmi un po' dai social.
E così ho fatto, ricominciando a fare lunghe camminate a passo sostenuto e cercando di tenere il telefono lontano dalla mia portata, almeno in certi momenti del giorno.
La sensazione, quasi immediata, è stata proprio quella di alleggerimento e di rinascita, complice il bel sole di questi ultimi giorni e il flusso di idee che è iniziato a sgorgare copioso e di cui presto avrai notizie ;-)

Altre volte, però, non è così semplice capire cosa ti sta appesantendo e bloccando. Senti il bisogno di rinascere e rimettere in circolo energia positiva, ma non sai da dove partire e cosa fare esattamente.
Qui possono venire in tuo aiuto i Tarocchi: oggi voglio proporti una stesura, creata da Lavander Moon, per la rinascita e il rinnovamento. Per questa stesura ho scelto di utilizzare l'azzurrite, pietra che aiuta a dissolvere i vecchi schemi mentali e soprattutto a sostituirli con nuovi modelli più adatti a noi. Dal lato fisico, aiuta a sbloccare tutte le parti del corpo congestionate, agisce su reumatismi, artriti e tutto ciò che riguarda il sistema osseo.

Ecco lo schema di stesura: se sei pratica puoi usare tutto il mazzo; se sei all'inizio del tuo percorso con i Tarocchi, puoi limitarti ad usare soltanto gli Arcani Maggiori o anche un mazzo di carte oracolo.


  1. Qual è il problema radicato: questa carta ti aiuta a capire cosa ti sta bloccando in questo momento;
  2. Come si sta manifestando nella mia vita: questa carta fa chiarezza sugli effetti che quel blocco sta avendo nella tua vita;
  3. Come posso lasciarlo andare: un consiglio pratico dalle carte su come liberarti da questo blocco;
  4. Come posso guarire ed andare avanti: questa carta ti suggerisce cosa puoi fare attivamente per innescare il tuo processo si rinascita;
  5. Quale lezione posso trarre da tutto questo: c'è sempre qualcosa da imparare dalle esperienze della vita e se vogliamo evolvere, portare una piccola lezione con noi è un buon modo. 


Allora, com'è andata la tua stesura per la rinascita? Se hai voglia di confrontarti su quanto emerso o se hai dubbi su come interpretarla, puoi venire sul gruppo Tarocchi e consapevolezza, pubblicare una foto della tua stesura e ti aiuteremo a decifrare i messaggi degli arcani. Ti aspetto!

lunedì 18 febbraio 2019

FAI PARLARE LA TUA SAGGEZZA INTERIORE CON UN DISEGNO (ANCHE SE NON SAI DISEGNARE!): UN POST DI CLAUDIA BRUNETTI

FAI PARLARE LA TUA SAGGEZZA INTERIORE CON UN DISEGNO (ANCHE SE NON SAI DISEGNARE!): UN POST DI CLAUDIA BRUNETTI

lunedì 18 febbraio 2019



La scorsa settimana ti ho parlato di vocazione in un post declinato al passato e alla possibilità di fare chiarezza su questo tema, proprio guardandoti indietro e trovando il fil rouge che accomuna le varie fasi della tua vita.
Oggi, voglio farti conoscere una persona speciale, che della sua vocazione alla ricerca della bellezza ha fatto un lavoro. 
Claudia e io ci siamo conosciute per caso sul web: parlavamo lo stesso linguaggio intriso di sogni, immaginazione, spiritualità, creatività, consapevolezza e siamo entrate subito in sintonia. Da questa sintonia è nata l'idea di una collaborazione: ognuna di noi ha scritto un guest post per l'altra, in modo da portare un pezzetto del suo mondo verso nuovi orizzonti e scambiarsi visioni e punti di vista.
Lascio quindi la parola a Claudia e al suo “Postino dei sogni”. Se vorrai approfondire la sua conoscenza, in fondo al post trovi tutti i suoi riferimenti, buona lettura!

* * *

Qualche mese fa ho scritto una guida gratuita per aiutare le donne a uscire da momenti di blocco, di confusione e insoddisfazione. L’ho intitolata Smetti di inseguire i tuoi Sogni. Realizzali! Guida per SognoViaggiatrici di ogni età.

Ma chi è una SognoViaggiatrice?
Una SognoViaggiatrice è una donna capace di capire chi realmente è, di sentire la chiamata del suo Sogno e di mettersi in viaggio per raggiungerlo, portarlo nel mondo della materia (ossia realizzarlo).
È una donna che, realizzando il suo Sogno, realizza se stessa.
Non immaginare una SognoViaggiatrice come una donna che vive sulle nuvole, sognando unicorni rosa, mentre raccoglie margherite con cui fare una coroncina per i suoi lunghi capelli.
Una SognoViaggiatrice ha compreso che la distanza che la separa dal suo Sogno è dentro di sé e non fuori. 
Ha capito che non sono la mancanza di mezzi economici, le condizioni di vita, il tempo libero a disposizione o la sua età a tenerla lontana dalla sua felicità, ma gli ostacoli e le resistenze che ha dentro di sé.

Come si fa a superare gli ostacoli interiori?
Accedendo alla propria saggezza interiore, quella parte di te che ha già tutte le risposte perché, pur stando dentro di te, risiede anche su un piano più grande.
Io la immagino come una Claudia più eterica, come fosse trasparente, talmente grande che tutta dentro di me non ci sta, così esce fuori di me e vede cose che io non posso vedere.
Sembra una questione complicata ma è più semplice di quello che appare.
La saggezza interiore è quella parte di te che ti fa prendere una strada invece che un’altra quando, razionalmente parlando, sembra essere la strada più pericolosa.
La saggezza interiore è quella parte di te che ti fa sentire attratta da un luogo, una persona, un oggetto e non sai spiegarti il motivo.
La tua saggezza interiore è quella che, dopo tanti anni da una scelta fatta, ti fa esclamare: “Benedetto il giorno che ho deciso di seguire quella voce…chi avrebbe mai immaginato che mi avrebbe portato fin qui?”.
Ecco! Questa è la tua saggezza interiore e puoi ricorrere a lei ogni volta che non sai come fare, ogni volta che non sai quale strada intraprendere, ogni volta che vorresti tanto realizzare un sogno ma non sai da dove iniziare.

Il creativese: una via d’uscita
Il vero problema è che la saggezza interiore non parla correttamente la nostra lingua. 
Non succede, almeno a me, di sentire la sua voce articolare in modo chiaro e comprensibile le indicazioni da seguire.
Il più delle volte siamo in balìa di sogni, coincidenze, sensazioni, intuizioni e, quando devo maneggiare indicazioni così ambigue, la mia testa si accende e inizia a soppesare tutto.
“Sarà proprio così?”, “Ma non potrebbe anche essere cosà?”, “E se invece avesse voluto dirmi che… e io non l’ho capito?”.
Io posso restare in questo stato di loop mentale per intere settimane, al termine delle quali mi ritrovo più confusa di prima e pentita per aver chiesto aiuto ad una saggezza interiore che si rifiuta da farsi capire.
Il blocco, lo stallo, l’inazione sono inevitabili!
Sono convinta che la nostra saggezza interiore, quella che è in contatto con le forze della vita, i nostri sogni e tutte le infinite persone che possiamo diventare parli una lingua che da bambine conoscevamo bene: il creativese!
Non ridere, perché il creativese è anche la lingua madre della nostra anima… per cui ti consiglio di impararlo, anzi, di ricordarlo.
Usare i tarocchi come strumento di conoscenza ti fa ripassare il creativese, immaginare luoghi che ancora non esistono, usare la tua creatività, disegnare, dipingere, scrivere, sono tutti modi per tornare a parlare questa lingua antica.
Se vuoi fare una full immersion di 4 giorni in creativese, iscriviti al mio percorso gratuito La voce dei tuoi sogni. È impossibile tornare da quel viaggio senza aver ricordato le regole base della sua grammatica.




Usare il disegno
Nel frattempo ti suggerisco un gioco che ti porterà molto velocemente alla tua saggezza interiore, se lasci a casa lo scetticismo e ti armi della curiosità tipica dei bambini.






Fai così:

  1. Immagina la tua saggezza interiore come un mentore delle favole, quei personaggi, spesso buffi, che sembrano un po’ stupidi ma in realtà forniscono aiuto al protagonista in difficoltà.
  2. Dopo averlo immaginato, disegnalo! Non usare la scusa che non sai disegnare perché tutti sappiamo fare un cerchio, un triangolo e delle linee e questo ti è più che sufficiente per disegnare il tuo mentore. Il mio si chiama Postino dei Sogni (puoi vederlo nell'immagine) e non mi sono servite particolari doti artistiche per disegnarlo. Lascia che sia la tua mano a farlo, senza preoccuparti del risultato e guardalo tenendo fuori le categorie del bello e del brutto. Non serve saper disegnare bene per conoscere la gioia di disegnare, per cui, non privartene e disegna il tuo mentore, il tuo Postino dei Sogni.
  3. Ora inizia a consideralo come faresti con un Arcano Maggiore o minore (non sono esperta). Che storia ti vuole raccontare? Cos'ha da dirti? Come parla? Ti ricorda te o qualcuno che conosci? Fai al tuo Postino dei Sogni tutte le domande che vuoi e poi mettiti in ascolto.
  4. Scrivi le sue risposte, in fin dei conti, è nato da te ma viene da un posto che non conosci, proprio come la tua Saggezza interiore.

Ripeti spesso questo gioco e datti il permesso di parlare a te stessa attraverso il disegno.

Se vuoi conoscermi meglio mi trovi qui:

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mail: info@lartedifiorire.it



lunedì 11 febbraio 2019

LA TUA VOCAZIONE È NELLA TUA STORIA

LA TUA VOCAZIONE È NELLA TUA STORIA

lunedì 11 febbraio 2019



Qualche giorno fa ho riflettuto a lungo sulla vocazione e sul fatto che ci si chiede spesso quale sia la propria e come fare per trovarla o capirla. Si parte dal presupposto, secondo me sbagliato, che la vocazione sia qualcosa di pratico che prima o poi faremo ma che, magari in questo momento non possiamo seguire perché presi da altre incombenze, dalla frenesia della vita quotidiana, dalla gestione di problemi vari.
Quando si parla di vocazione si dice spesso: prima o poi seguirò il mio desiderio di fare questa cosa, un giorno realizzerò la mia vocazione per la scrittura/l'arte/la musica.
In realtà, a mio avviso, la vocazione è qualcosa di più immateriale che pervade tutto, o quasi, quello che facciamo nell'arco della vita. Più che di cosa facciamo nella vita si tratta del modo in cui lo facciamo e può impregnare ogni ambito del quotidiano.
Ad esempio quelli per la musica, la medicina, la legge, l'insegnamento possono essere visti come talenti, mentre la vocazione è il modo in cui esprimiamo questi talenti e in cui facciamo qualsiasi altra cosa: possiamo esprimerli in modo anticonvenzionale perché abbiamo la vocazione ad essere anticonvenzionali in tutto ciò che facciamo, altruistico perché abbiamo la vocazione all'altruismo sempre, fantasioso perché la fantasia è in noi e la mettiamo ovunque, intuitivo perché tendiamo ad essere intuitivi nella vita, e lo stesso vale se lo facciamo in modo immaginifico, filosofico, morale, rivoluzionario. La vocazione, quindi, è qualcosa che pervade la nostra vita e che viviamo ogni giorno.

Avere questa visione della vocazione ci può sollevare dalla frustrazione di pensare che sia qualcosa da realizzare un domani, prima o poi, quando gli impegni della vita ce lo permetteranno. Possiamo esercitare la nostra vocazione da subito, giorno dopo giorno nella vita quotidiana, nel lavoro, nei rapporti con gli altri, nella spiritualità e in ogni occasione possibile.

Se trovi difficile comprendere la tua vocazione puoi iniziare dalla tua storia

Trattandosi di una tendenza, di una chiamata a sentirsi partecipi di un progetto universale, ognuno nel proprio ambito specifico, puoi iniziare rintracciandola nella tua storia: ripercorrendo le varie fasi della tua vita potresti trovare un fil rouge che le accomuna e in esso riconoscere la tua vocazione.

Per farti un esempio pratico ti racconterò in modo sintetico le fasi principali della mia vita a patire naturalmente da un'età in cui si inizia a definirsi e a esprimersi di più, quella dell'università.
Mi soffermerò su occupazioni e interessi che hanno assorbito il mio tempo per rintracciare il fil rouge che le unisce e quindi la vocazione che ho sempre seguito e attuato anche inconsciamente.
Eccole qui:

Studentessa in giurisprudenza: in questa fase, con la testa piena di alti ideali di giustizia, occupavo le mie giornate studiando impegnativi mattoni e immaginando una carriera da avvocatessa dei più deboli se non addirittura da magistrato. Del resto, erano questi i sogni della maggior parte di noi: immaginavamo di metterci al servizio della legge, dei diritti umani, della giustizia; di curare, difendere e far valere interessi, diritti e ragioni di chi non aveva voce.

Organizzatrice di concerti ed eventi culturali: già durante gli anni di legge, i miei interessi hanno cominciato ad ampliarsi e a esplorare nuovi orizzonti. Mi sono appassionata di cinema, jazz e teatro e ho preso a frequentare cineforum, concerti, una scuola di teatro e un corso di violino. Non sapevo bene cosa stessi cercando esattamente, ma sono stati anni molto formativi al culmine dei quali mi sono iscritta e laureata in discipline delle arti, musica e spettacolo.
Nel frattempo era successo che, frequentando i tribunali durante il praticantato post laurea in legge, mi ero resa conto che quel lavoro e quell'ambiente non facevano per me. Mi sentivo fuori posto, poco competitiva, me ne fregavo del look, che lì invece sembrava essere il primo biglietto da visita; ero introversa e non amavo fare public relation, che invece sembravano essere la chiave del successo in ambito forense e ho preferito rifugiarmi nel mondo della cultura, un posto stimolante e accogliente in cui potevo crescere, sperimentare, conoscere.
E così dopo la seconda laurea ho iniziato ad essere parte attiva di quel mondo organizzando eventi di musica, jazz, teatro: volevo che fossero delle vere e proprie boccate di ossigeno per lo spirito.
Alla base c'era sempre il desiderio di far conoscere cose nuove, diverse, poco viste ma di grande spessore artistico e valore alto. Ogni progetto era studiato e curato, la selezione degli artisti era frutto di studio e ricerca personale: difficilmente mi facevo allettare da proposte esterne, ruffiane o convenienti.
Il valore che mi animava era quello di nutrire, con il cibo della conoscenza la mente e l'anima delle persone che avrebbero partecipato all'evento.

Oggi: scrivo “oggi” perché quello che faccio oggi non è facile da definire. Mi occupo di evoluzione, crescita personale e spiritualità e lo strumento che prediligo per farlo sono i Tarocchi. Non li uso per predire il futuro perché trovo che non sia di nessuna utilità, ma per stimolare le persone a guardarsi dentro e a trovare le loro risposte e la loro strada autentica. Dopo tanto ragionare la risposta su come definire quello che faccio adesso è arrivata in modo molto intuitivo ed improvviso: attraverso la parola dell'anno, cura come un cerchio che si chiude. Nella mia bio di Instagram oggi c'è scritto “soul care” cura dell'anima in un'accezione che non ha nulla a che fare con la religione né con la guarigione ma ha più il significato di attenzione, premura, aiuto, sostegno lungo una strada di consapevolezza e guarigione. Ma alla consapevolezza e alla guarigione si arriva da soli: quello che faccio io è solo illuminarti il cammino quando serve, offrirti gli strumenti per gestire le difficoltà o rialzarti quando cadi ma il lavoro devi farlo tu.

Questa per me è cura e questa è anche la mia vocazione. Se rileggi le tre fasi che ti ho appena raccontato, cura è fra le righe, sempre, solo che si è evoluta da cura di interessi e diritti, a cura della mente, fino a cura dell'anima. Però cura non è solo nel lavoro che faccio, è anche nei miei gesti quotidiani: cura c'è quando scrivo un blog post, c'è quando preparo un dolce, quando apparecchio la tavola o rifaccio il letto, quando pulisco casa, quando dedico tempo al mio cane: pervade e ispira ogni gesto e mi accompagna sempre e da sempre.

Ripercorrere le tappe principali della vita può essere illuminante per comprendere la propria vocazione come qualcosa che non realizzerai, forse, un domani, ma che c'è sempre stata, c'è e ci sarà anche se un giorno la ruota della vita girerà di nuovo e inizierà un'altra fase.
Quindi, se anche tu ti stai interrogando sulla tua vocazione, prova a fare un viaggio a ritroso per trovare il fil rouge che unisce ogni fase della tua vita e che ispira anche il tuo quotidiano.
Questa tecnica non è certo universale, ma per me ha funzionato e forse può funzionare anche per te. Se ti va, raccontami com'è andata, come ti senti e se stai perseguendo la tua vocazione ogni giorno. Ti aspetto, come sempre, nei commenti.

Poi, naturalmente puoi usare anche i Tarocchi o le carte oracolo per riflettere meglio sulla tua vocazione: chiedi al tuo mazzo di parlartene, di aiutarti a comprenderla e un consiglio su come applicarla nella vita quotidiana da subito.
Estrai tre carte e rifletti sui loro messaggi. Se hai dubbi, puoi venire sul gruppo Tarocchi e consapevolezza, pubblicare una foto della tua stesura e ti aiuteremo a decifrare i messaggi degli arcani.

lunedì 4 febbraio 2019

GLI ARCHETIPI DEL FEMMINILE NEI TAROCCHI

GLI ARCHETIPI DEL FEMMINILE NEI TAROCCHI

lunedì 4 febbraio 2019



La scorsa settimana ho scritto un post in cui ti ho parlato dei quattro archetipi femminili collegati alle quattro fasi del ciclo mestruale e alle quattro fasi lunari.
In buona sostanza le corrispondenze fra cicli (lunare e mestruale) e archetipi sono queste (puoi rivedere il post della scorsa settimana per approfondire le caratteristiche di ogni archetipo):

luna crescente – fase preovulatoria – archetipo della Vergine
luna piena – fase ovulatoria – archetipo della Madre
luna calante – fase premestruale – archetipo della Incantatrice
luna nera/nuova – mestruazioni - archetipo della Strega

Com'era prevedibile, poi, mi sono divertita a rintracciare i quattro archetipi, Vergine, Madre, Incantatrice e Strega, fra le figure femminili dei Tarocchi, per scovare ulteriori caratteristiche e trovare nuovi modi per conoscerli ed entrarci in contatto.
Faccio presente che si tratta di una mia personalissima interpretazione e che quindi possiamo benissimo discuterne, anzi, mi piacerebbe sapere se i collegamenti che ho fatto io ti risuonano o se hai un diverso punto di vista, quindi ti aspetto nei commenti.


ARCHETIPO DELLA VERGINE: ARCANO III, L'IMPERATRICE
Come l'archetipo della Vergine rappresenta una donna giovane, dinamica, piena di energia sicura di sé e delle proprie capacità, indipendente e comunicativa, così nei Tarocchi l'Imperatrice simboleggia una primavera creativa, un momento di ispirazione e genio. È una donna forte, consapevole del suo potere, appassionata, capace di portare estro e vitalità.
Ogni tipo di progetto creativo viene stimolato e protetto dalla sua energia.
Quando appare fra le tue carte, quindi, ti consiglia dare spazio ad azioni ispirate e a progetti creativi.
Sfrutta la sua influenza per creare cose nuove, espandere le tue possibilità, fare di più, portare bellezza nella tua vita e in quella degli altri. Non preoccuparti di finalizzare adesso i tuoi progetti e le tue azioni creative; limitati a dare spazio alle idee e a concepire quali novità vuoi portare nella tua vita e nel mondo. Ci sarà poi tempo per perfezionare.

Come ti puoi connettere a questo archetipo e sfruttare la sua energia.
Se L'Imperatrice parlasse ti direbbe: rendi belli il tuo ambiente e la tua persona. Espandi, aumenta, allarga, produci nuove idee, opzioni, possibilità, attività; nuovi modi di affrontare le cose. Fai le cose con amore. Porta a frutto ciò che hai iniziato.
Coltiva i tuoi sogni, dagli acqua e nutrimento affinché possano crescere. Unisciti ad altri.
Dedica almeno una volta alla settimana, un po' di tempo a un'attività creativa.
ENERGIE. L’Imperatrice porta: vitalità, motivazione, positività, un’energia quasi infinita, una fluente creatività, la capacità di sedurre e farsi sedurre.

Piccoli suggerimenti per sfruttare la sua energia nei quattro centri:
vita emozionale: allarga le tue frequentazioni.
vita mentale: fai brainstorming per espandere le tue idee.
vita materiale: datti più valore, chiedi un aumento, alza i tuoi prezzi, cura il tuo aspetto.
vita creativa/lavorativa: agisci rapidamente evitando pigrizia e indecisione.


ARCHETIPO DELLA MADRE: ARCANO XVII, LA STELLA
Con l'archetipo della Madre, la Stella ha in comune il senso di altruismo e la disponibilità, la propensione a fare dono di sé, a far fiorire e generare qualsiasi cosa tocchi, a trovare il proprio posto per agire nel mondo, abbellirlo e nutrirlo. Essa simboleggia l'azione generosa, la prosperità, la capacità di curare e nutrire, il contatto profondo con la natura.
Quando La Stella appare fra le tue carte, è il momento giusto per far si che i tuoi progetti vedano la luce e farli crescere, di agire nel mondo con un'azione ispirata ed altruistica.
Sfrutta la sua influenza per visualizzare, sognare, avere grandi visioni, realizzare. Come il cosmo  rappresentato in questo arcano è sconfinato, così il tuo pensiero, può volare libero e senza limiti.
Nel complesso puoi essere serena e fiduciosa: le stelle ti proteggono, tutto sta andando bene. Puoi abbandonare paure e preoccupazioni, prendere un respiro profondo e agire con calma.
Punta a realizzare il tuo ideale, non ti accontentare.

Come ti puoi connettere a questo archetipo e sfruttare la sua energia.
Se la Stella parlasse ti direbbe: coltiva la tua visione, segui i tuoi sogni, vivi in armonia con i tuoi valori più elevati, realizza la tua vocazione, sii generosa.
L'acqua presente nella figura consiglia purificazione e rinnovamento: dedicati alla cura del corpo e dell'anima, purificati, inizia un percorso di guarigione. Cura la casa, le tue piante e i tuoi animali. Vivi con semplicità.
ENERGIE. La Stella porta: ispirazione ed intuizione, fluidità, fiducia, abbondanza, capacità di rigenerare corpo e spirito.

Piccoli suggerimenti per sfruttare la sua energia nei quattro centri:
vita emozionale: mettiti a nudo, manifesta i tuoi sentimenti, lasciati coinvolgere.
vita mentale: se devi decidere qualcosa, scegli l'opzione che ti porta la massima soddisfazione e serenità. evita di scegliere una strada che ti mette ansia.
vita materiale: sii serena, coltiva e goditi tutta l'abbondanza intorno a te.
vita creativa/lavorativa: segui la tua stella e la tua visione, sono sempre lì ad indicarti la via giusta quando ti senti persa.


ARCHETIPO DELL'INCANTATRICE: ARCANO XI, LA FORZA
Trovo che l'arcano della Forza abbia parecchio in comune con l'archetipo dell'Incantatrice. Innanzitutto perché è l'arcano che, come l'Incantatrice, apre la strada alle energie inconsce rappresentate dalla seconda serie decimale dei Tarocchi. In secondo luogo la sua azione è rivolta verso il basso, agisce sull'animale, sulla sua parte istintuale, esattamente come l'energia dell'Incantatrice in luna calante, tende a scendere verso le profondità dell'inconscio.
Tutta la sua attività si concentra nel rapporto con l'animale ed è un lavoro di equilibrio fra istinto e ragione.
La Forza rimanda all'inizio di un'attività o di un periodo di vita condizionato dall'istinto e dalla creatività. Può anche indicare l'emergere di un'istanza dell'essere fino a quel momento occulta, che chiede di esprimersi, proprio come l'Incantatrice ha bisogno di far fluire la propria energia creativa e interiore per non diventare distruttiva.
La Forza rappresentata da questo arcano è soprattutto una forza interiore, spirituale, quella che apre la strada alle energie inconsce e all'emergere di una nuova coscienza.
Il suo messaggio  insegna a vincere la paura, a fare esperienza di tutto, andare oltre i propri limiti.
Il suo insegnamento ti porta a trovare un punto di unione fra energia spirituale ed energia istintiva.

Come ti puoi connettere a questo archetipo e sfruttare la sua energia.
Se la Forza parlasse ti direbbe: coltiva la forza interiore, resta centrata, non permettere che eventi esterni possano influenzare in negativo il tuo stato d'animo. Esplora i tuoi punti di forza e mettili in campo. Entra in contatto con il tuo istinto. i tuoi spiriti guida, il tuo animale di potere.
ENERGIE. La Forza porta: forza, interiore, accettazione di sé, collegamento proficuo istinto-ragione, istintualità, capacità.

Piccoli suggerimenti per sfruttare la sua energia nei quattro centri:
vita emozionale: nelle relazioni metti passione e tenacia, sii costruttiva; supera l'egoismo, gelosia e possessività, sublimandoli in amore altruistico.
vita mentale: trova il giusto equilibrio; nella tua vita mentale un po' di istinto non guasta.
vita materiale: è un periodo di successi materiali, persevera nelle trattative; sono favoriti gli investimenti.
vita creativa/lavorativa: si a nuovi rapporti professionali, attività d'equipe e nuove sfide. impegnati al massimo senza lasciare nulla di intentato.


ARCHETIPO DELLA STREGA: ARCANO II, LA PAPESSA
Come l'archetipo della Strega o Vecchia, la Papessa rappresenta la forza dell'intuizione e della conoscenza. Il suo potere deriva dalla  saggezza interiore che le permette di vedere anche cose nascoste. La Papessa sa cosa significa addentrarsi nel proprio mondo interiore e saper decifrare i messaggi dell'anima. In mano ha il libro della conoscenza ma non ha bisogno di leggerlo poiché quella saggezza è già parte di lei. Spesso la Papessa è interpretata proprio come un'iniziatrice, una maga. Lei non agisce a livello materiale, ma al livello più profondo della psiche, la sua è una profonda azione introspettiva sorretta dalla  conoscenza profonda dei misteri della vita oltre che dalle intuizioni. È calma e illuminata, sa aspettare il tempo giusto per agire, la sua purezza interiore le permette di non essere contaminata dalle emozioni negative.
Quando questo archetipo appare nelle tue carte è il momento di ritirarsi e concedersi una pausa di introspezione e ascolto di sé e della propria anima.

Come ti puoi connettere a questo archetipo e sfruttare la sua energia.
Se La Papessa parlasse, ecco quali sarebbero i suoi consigli: distaccati dagli eventi della tua vita e osservali. Chiediti quali misteri ci sono dietro la situazione attuale. Rifletti, prenditi dei momenti in solitudine e coltiva te stessa lontano dalla folla. Studia, coltiva la conoscenza. Segui la tua intuizione, guarda oltre le apparenze. Osserva il tuo inconscio studiando i tuoi sogni. Abbi pazienza. Agisci interiormente, più che all'esterno. Purifica il tuo corpo, le tue emozioni, i tuoi pensieri.
ENERGIE. La Papessa porta: intuizione, conciliazione, serenità, pace, soddisfazione, fiducia, pazienza, benevolenza.

Piccoli suggerimenti per sfruttare la sua energia nei quattro centri:
vita emozionale: trasforma le tue emozioni negative in positive, conta fino a 10 prima di rispondere a una provocazione;
vita mentale: leggi, studia, approfondisci un argomento che ti interessa e che ti può arricchire mantenendo ferma la fede nei piani sottili;
vita materiale: coltiva la pazienza, non focalizzarti solo sui risultati (di un investimento economico, di una dieta o di uno sport) ma sulla maturazione di essi e quindi sui piccoli passi che devi fare ogni giorno per raggiungerli;
vita creativa/lavorativa: impegnati per raggiungere il successo, attendi, programma bene le scelte.


Oltre ai consigli e ai suggerimenti che hai letto, per entrare in connessione con questi archetipi e richiamare a te la loro energia quando ne senti il bisogno o il richiamo, puoi usare la meditazione: qui puoi trovare spunti e suggerimenti per meditare con i Tarocchi.

Per il resto, ti aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensi delle associazioni che ho fatto fra Tarocchi e archetipi femminili e per scoprire la tua visione.