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CIAO, sono Manuela

con la mia lanterna magica, un mix più unico che raro di coaching, Tarocchi e magia, posso accompagnarti in un meraviglioso viaggio di consapevolezza verso il centro di te stessa, lì dove risiedono intuito e saggezza interiore, le fonti a cui potrai sempre attingere per tirare fuori il tuo potere personale e sentirti sicura di te, fiduciosa e felice di pilotare la tua vita.

Curiosa di saperne di più?

mercoledì 27 maggio 2020

TAROT SPELLS: UN INCANTESIMO PER POTENZIARE L'INTUITO

TAROT SPELLS: UN INCANTESIMO PER POTENZIARE L'INTUITO

mercoledì 27 maggio 2020



Nel Magic book di maggio, complice l'ispirazione della carte del mese – La Sacerdotessa (o Papessa) - ho scelto il tema dell'intuito per il nostro lavoro di crescita personale con il journaling e i Tarocchi.
Quello dell'intuito è un tema ampio ed affascinante: l'intuito rappresenta una parte fondamentale del nostro essere e può farci da guida nei momenti importanti della vita. Purtroppo però molti fattori, sia naturali che ambientali ed educativi, contribuiscono a fare in modo che questa preziosa facoltà, anziché essere sviluppata e valorizzata, venga etichettata come qualcosa di irrilevante, secondaria e poco pratica e quindi trascurata fino quasi a dimenticarsene; salvo poi ritrovarsi a non capire più cosa si prova, cosa si desidera veramente e quindi insoddisfatti, insicuri e svuotati.
Questo succede proprio perché, trascurando la nostra parte intuitiva e sensibile, abbiamo perso il contatto la nostra guida interiore e facciamo fatica a trovare le nostre motivazioni, i nostri perché e le nostre risposte, finendo per vivere con il famoso pilota automatico.

La mia missione qui nel blog durante il mese di maggio, quindi, è stata quella di

accompagnarti in un percorso che ti potesse aiutare a prendere consapevolezza dell'importanza dell'intuito e di come il sistema sociale lo abbia svalutato, per poi lavorare su di te a un recupero di questa facoltà, presente in tutti noi, ma probabilmente ormai sopita e silenziosa.

Nei post delle scorse settimane ti ho suggerito 3 modi per risvegliare l'intuito e una stesura di Tarocchi per esplorare e acquisire consapevolezza del tuo personale mondo intuitivo.
Oggi chiudiamo il cerchio con una pratica davvero ispirante e coinvolgente a livello sensibile: un “incantesimo” con i Tarocchi per aiutarti a sviluppare la tua percezione intuitiva e ad aprire canali di maggiore consapevolezza. 
Il risveglio delle capacità intuitive ti riconnetterà alla tua saggezza interiore, guida e faro fondamentale per interpretare con fiducia le situazioni della vita, i meccanismi che le governano e prendere le decisioni più giuste per te.
Come tutti gli “incantesimi” con i Tarocchi che trovi nel mio blog, anche questo è tratto e adattato dal libro Tarot spells di Janina Renée.


COSA TI SERVE PER L'INCANTESIMO


  • Un mazzo di Tarocchi intuitivi (es. Rider Waite);
  • una candela da posizionare pochi centimetri sopra la carta della Sacerdotessa come vedi in foto (non accendere questa candela fino a quando non è previsto dall'incantesimo);
  • un panno di stoffa bianca per la stesa che richiami l'idea di luce divina e di pura energia spirituale e/o viola per rappresentare il mondo dell'intuizione (facoltativo);
  • qualcosa per purificare: salvia bianca, palo santo o altro incenso;
  • una pietra ametista (facoltativa);
  • un olio essenziale a scelta fra geranio o lavanda da mettere in diffusore o massaggiare leggermente all'altezza del terzo occhio (facoltativo). 

Come dico sempre, ancora più importanti, rispetto agli strumenti che userai, sono l'intento e la fiducia che infonderai nell'incantesimo, visualizzando davvero quella cosa o quella sensazione come reale e avendo piena fiducia nelle intuizioni che riceverai.

DISPOSIZIONE DELLE CARTE

Lo schema di questo incantesimo ha la forma di una corona, poiché quando una corona si trova sulla testa, simboleggia la coscienza espansa, la consapevolezza e la vera conoscenza.
Per lo schema vengono usate 3 carte: La Stella, La Sacerdotessa (o Papessa) e L'Eremita.
La Stella rappresenta l'ispirazione e la guida di natura superiore e spirituale. Essa completa e dà potere alla Sacerdotessa, la carta della concentrazione della mente, dello sviluppo dell'intuizione e dell'ascolto della voce interiore. L'Eremita, infine, rappresenta la rivelazione e l'interpretazione della conoscenza. È usato qui per aiutarti a capire i sogni, le visioni e le intuizioni che emergeranno durante o dopo la pratica.

PROCEDI IN QUESTO MODO

Il consiglio dell'autrice è di eseguire questo incantesimo nei momenti in cui sei più sicura di non essere interrotta o disturbata, ad esempio la mattina presto o la sera tardi quando il mondo è più tranquillo. Per un maggiore beneficio, puoi ripetere l'incantesimo - o una versione ridotta - ogni giorno, magari anche alla stessa ora.
Per creare il tuo schema di stesura (come quello in foto) cerca di scegliere un tavolo o una postazione dove puoi sederti comodamente, in modo da sentirti a tuo agio mentre ti dedichi alle meditazioni e alle visualizzazioni. 
Inizia purificando te stessa e l'ambiente in cui eseguirai l'incantesimo con del fumo di palo santo o salvia bianca e usando l'olio essenziale come descritto.
Puoi posizionare la pietra sopra il piano di lavoro o tenerla fra le mani durante la visualizzazione.

MEDITAZIONE E VISUALIZZAZIONE

Una volta purificate te stessa e la stanza fai qualche respiro profondo per rilassarti e, quando ti senti pronta, accendi la candela che hai messo da parte per questo incantesimo. Per una durata compresa tra trenta secondi e tre minuti, concentrati sulla fiamma della candela, togliendoti tutto il resto dalla mente. Poi, sempre per un tempo compreso tra trenta secondi e tre minuti, chiudi gli occhi e tieni nella mente l'immagine della fiamma.

Dopo esserti concentrata sulla fiamma, posiziona la carta della Stella come in foto. Per alcuni istanti, immagina di camminare lungo un lago sotto un cielo pieno di stelle. Di tanto in tanto ti fermi per immergere i piedi nell'acqua. Senti la frescura e la piacevolezza dell'acqua scorre intorno ai tuoi piedi. Senti di essere tutt'uno con il lago, la terra e le stelle che brillano di intensità sempre crescente nel cielo sopra di te. Quindi, allarga le braccia verso l'esterno (sia nella visualizzazione che nella realtà) e ad alta voce pronuncia queste parole:

Invito i poteri dell'Universo
mi affido al mio sentire.
Aiutatemi a liberare il mio centro intuitivo,
a imparare ad aprirmi alla conoscenza
e alla guida che cerco.

A questo punto metti la carta della Sacerdotessa in posizione, come nel diagramma. Immagina di continuare a camminare lungo la riva del lago, fino a raggiungere un tempio. Il tempio prenderà la forma che la tua immaginazione vuole dargli. Visualizza te stessa mentre ti avvicini alle porte del tempio. Provi ad aprirle ma le trovi bloccate. Ci riprovi; questa volta ti basta toccare la maniglia della porta con la mano e, magicamente, la porta si spalanca e tu puoi entrare nell'atrio del tempio. 
A questo punto fai una pausa e pronuncia ad alta voce queste parole:

Apro le porte,
entro nel tempio,
entro dentro.
Sono tutt'uno con la conoscenza segreta.
Vedo con altri occhi.
Sento con altre orecchie.
Sento con altri sensi.

Adesso metti l'Eremita al suo posto. Immagina di addentrarti nel tempio, attraversando diversi ambienti (lascia che tua immaginazione li arredi come desidera).
Dopo un po' attraversi una porta e ti trovi in una stanza grande ma buia. Ci sono due pilastri - quelli raffigurati in alcune versioni della carta della Sacerdotessa. Tra quei pilastri si trova un altare, e su quell'altare c'è la tua candela! Cammini verso la candela, tendi le mani sopra di essa, senti il calore della fiamma (sia nella visualizzazione che nella realtà) e dici:

Tutto è chiaro
la conoscenza nascosta
viene alla luce della comprensione.

A questo punto, visualizza che non sei più nel tempio; sei di nuovo a casa e sei seduta sulla tua comoda sedia, con le carte e la candela davanti a te. 
Riprendi coscienza del tuo corpo quando sei pronta passa all'esercizio di visualizzazione seguente.

Inizia ad espandere la tua mente cosciente verso l'esterno visualizzandola come una spirale: metti in allerta i tuoi sensi, assorbendo tutti i segni e i suoni. Immagina una spirale sempre più ampia, che parte da te, si allarga nella stanza, attraversa le mura della casa, uscendo fuori in giardino o nella strada; e si allarga ancora ancora di più per entrare nelle case e negli edifici dei tuoi vicini, andando ancora più lontano, attraversando a spirale il tuo quartiere, la tua città, il tuo paese, il mondo e verso l'esterno nello spazio. Quindi, inverti il processo e avvicina sempre di più la tua coscienza, ritraendo la spirale indietro fino a dentro te stessa, seduta sulla sedia.
A questo punto, con attenzione e con la massima sensibilità possibile, recita la seguente affermazione:

AFFERMAZIONE

Sono aperta e ricettiva
ai livelli più alti di coscienza.
Gli spiriti guida sono qui per me
e io sono il canale delle conoscenze che offrono.
Sono aperta e ricettiva.
I miei centri intuitivi sono svegli.
Apro gli occhi e le orecchie
a tutte le impressioni e intuizioni
che arriveranno.
Ho scostato il velo dell'essere
e posso guardare oltre.
Apro le finestre di spazio e tempo
e vedo oltre.

Adesso rilassati e lascia andare tutti i tuoi pensieri. Svuota la mente, ma apri la tua coscienza e resta per un po' in attesa per ascoltare le intuizioni che arrivano.
Quando senti che è trascorso abbastanza tempo, annota tutte le impressioni che hai ricevuto su un quaderno. Se ti sembra di non aver ricevuto alcuna intuizione utile, non preoccuparti: hai appena iniziato e potresti stupirti di avere intuizioni in momenti inaspettati.
Se lo desideri, questo è un buon momento per proseguire con qualsiasi altro lavoro intuitivo a cui sei interessata, come le rune, il pendolo e, naturalmente, i Tarocchi.
Quando vuoi completare la tua sessione, puoi chiudere l'incantesimo semplicemente spegnendo la candela e mettendo via le carte.

Io ti aspetto, come sempre, nei commenti se ti andrà di raccontarmi com'è andato e se vuoi proseguire il tuo lavoro sull'intuito è disponibile, ancora solo per qualche giorno, il Magic book di maggio, interamente dedicato a questo tema.

Puoi scaricarlo gratuitamente iscrivendoti alla mia Magic letter da QUI.

mercoledì 20 maggio 2020

TAROCCHI: UNA STESURA PER ESPLORARE E SVILUPPARE L'INTUITO

TAROCCHI: UNA STESURA PER ESPLORARE E SVILUPPARE L'INTUITO

mercoledì 20 maggio 2020


Nelle scorse settimane abbiamo parlato molto di intuito, prendendo consapevolezza, in particolare, del fatto che la società in cui viviamo ha per decenni valorizzato soprattutto le qualità razionali e il pensiero logico dell'essere umano, etichettando il sentire intuitivo come qualcosa di irrilevante, secondario e poco pratico. Questo ha creato nelle persone, la convinzione che, ascoltare l'intuito, farne una guida e impegnarsi per mantenerlo sempre vivo, fosse qualcosa di inutile e insensato.
Per tutta la vita la maggior parte di noi da scarso peso alle sensazioni di pancia e alle intuizioni che cercano di emergere dalla propria coscienza, lasciando così che il proprio intuito si atrofizzi e che la sua voce diventi sempre più debole rispetto a quella della ragione, che invece diventa sempre più forte e insistente, ma... non sempre ha ragione, anzi!
Quando si tratta di capire e gestire situazioni più legate al sentire, l'intromissione della voce della ragione può creare grande confusione: l'incapacità di riconoscere i sentimenti, di aprirsi, di lasciarsi andare, di fidarsi della propria voce interiore e la necessità di affidarsi sempre a qualcuno o qualcosa di esterno a noi per essere sicuri di star facendo le scelte giuste.
Per rimediare a tutto questo e ritrovare l'equilibrio perduto fra intuito e razionalità, quindi, è necessario andare a lavorare sulla parte debole – l'intuito, appunto – che, dopo anni in cui ci si è dedicati prevalentemente al pensare, è probabile che si sia parecchio atrofizzato.
La settimana scorsa lo abbiamo fatto con 3 esercizi di coaching, oggi invece saranno i Tarocchi a donarci consapevolezza sul tema con una stesura ad hoc.
Tieni presente che i Tarocchi sono di per sé un meraviglioso strumento per riattivare l'intuito sopito e già usarli anche solo per estrarre una carta al giorno e rifletterci su, è un esercizio utilissimo a questo scopo. La stesa di oggi, invece ti aiuterà a riconoscere, capire e fidarti dei tuoi doni intuitivi.

Prima di provare la stesura, ti invito, come sempre, a rilassarti e affidarti serenamente proprio alla tua intuizione che è parte più saggia e profonda di te. Ricorda che nel consultare i Tarocchi per l'introspezione personale, non esistono interpretazioni e risposte giuste o sbagliate, ma conta soltanto il significato che emerge per te dalle singole carte e dalla visione d'insieme.
Per questa stesura, come per la maggior parte delle stesure personali e introspettive, ti consiglio di scegliere un mazzo di Tarocchi intuitivo, cioè un mazzo in cui gli arcani minori non siano rappresentati da numeri (ad esempio 9 coppe) ma da immagini e scene disegnate, come quello che ho usato io nella stesa del mese e che vedi in foto.

Ecco lo schema da seguire - spiegato passo passo - per approfondire il tema dell'intuito, ricevere stimoli e consigli utili per connetterti ancora di più con il suo potere e impiegarlo nella tua vita.




1. Qual è il mio dono intuitivo?

Questa prima carta è un punto di partenza per esplorare il tuo mondo intuitivo e in particolare, in che modo il tuo intuito ama manifestarsi a te o attraverso quali canali: potrebbe farlo attraverso il corpo, con delle sensazioni fisiche; potrebbe farlo attraverso delle visioni che affiorano mentre sei più rilassata o attraverso una specie di voce interiore che ti parla nei momenti più inaspettati; o ancora attraverso i sogni, oppure attraverso delle sensazioni di smania che ti spingono a una rottura rispetto a qualcosa, o tramite delle rivelazioni improvvise che affiorano dalla tua coscienza. Potrebbe manifestarsi come una grande capacità di connessione con l'Universo, con le tue guide spirituali o con il tuo mondo interiore, oppure come una tendenza a dire la cosa giusta al momento giusto senza che tu sappia neanche il perché hai avuto bisogno di dire quella cosa.
Nella mia stesa, ad esempio, che vedi in foto, il mio dono intuitivo è rappresentato dalla carta del Mago e io ci ho visto subito la mia capacità di vedere oltre le apparenze, di immaginare come una situazione potrebbe evolversi usando il buon senso, e di canalizzare queste sensazioni in azioni concrete.

2. Cosa dovrei esplorare ulteriormente a questo proposito?

Questa carta ti suggerisce qualcosa da fare affinché tu possa imparare a conoscere ancora meglio il tuo intuito, oppure a ravvivarlo, se al momento è un po' sopito o ancora a coltivarlo nel tuo quotidiano.
Nella mia stesa, ad esempio, sembra quasi che il Mago, trasformatosi in un Fante, fra tutti gli strumenti che aveva sul tavolo ne abbia scelto uno in particolare: il pentacolo.
Questo mi indica una strada da seguire, un ambito da potenziare che è quello della vita pratica, del corpo e della dimensione esperienziale.
Il consiglio del Fante di denari (o pentacoli) potrebbe essere quello di coltivare l'attenzione alle sensazioni del corpo (mi viene in mente un percorso di Yoga che mi sta aspettando da un bel po') passare del tempo nella natura ed esplorare soprattutto quelle che sono le sensazioni fisiche.

3. Come posso migliorare le mie capacità intuitive?

Questa carta è un vero e proprio consiglio dagli arcani, un suggerimento su come risvegliare la nostra intuizione se è proprio addormentata o di come affinarla e renderla sempre più potente, se invece è già ben sveglia.
Nel mio caso, il 10 di spade, credo proprio mi stia suggerendo che va benissimo coltivare l'equilibrio fra intuito e ragione, ma in certi casi, dovrei proprio zittire del tutto la voce della ragione. Ad esempio nelle circostanze che riguardano esperienze sensibili.
Già il Fante di denari mi aveva suggerito di immergermi in questo tipi di esperienza e in quei contesti, il 10 di spade ribadisce di “uccidere” la voce della razionalità per immergermi totalmente nel sentire. 

4. Come posso imparare a fidarmi del mio intuito?

Questa carta, infine, rappresenta una via possibile per imparare a fidarsi dell'intuito poiché questo non è affatto scontato. Se imparare a riconoscere la voce dell'intuito può essere il primo passo per riportare il famoso equilibrio fra intuito e razionalità nella nostra vita, poi seguire davvero quella voce senza farsi bloccare da dubbi e paure, rappresenta il passo più importante, il modo per trasformare davvero il nostro intuito in una guida.
Nella mia stesa, ad esempio, ho colto un messaggio bellissimo: la carta della Ruota della fortuna mi dice che posso riconoscere la voce dell'intuito perché essa è messaggera di cambiamento; mi invita quindi a lasciar fluire quella voce, affidandomi al flusso del cambiamento.
Adoro questo messaggio e ho adorato ogni singola rivelazione che questa stesa mi ha portato!

Ti consiglio davvero di provarla e se ti va di condividere le tue riflessioni con me, come sempre puoi trovarmi su Instagram: posta una foto della tua stesa con le tue riflessioni e taggami così possiamo parlarne insieme.

mercoledì 13 maggio 2020

COME RISVEGLIARE L'INTUITO IN 3 SEMPLICI PASSI

COME RISVEGLIARE L'INTUITO IN 3 SEMPLICI PASSI

mercoledì 13 maggio 2020



Nel post della scorsa settimana abbiamo iniziato a parlare di intuito e questo sarà il tema che ci accompagnerà per tutto il mese di maggio.
C'era una citazione in particolare che vorrei riprendere ed è quella di Albert Einstein:
“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servitore fedele. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. 

Questo concetto mi ha colpito parecchio perché, effettivamente, la nostra intuizione è molto condizionata dalla società e dai sistemi educativi, fin da bambini.
Quando siamo piccoli, siamo sintonizzati prevalentemente sul sentire, sull'emotività e il fare creativo. Più si cresce e più aumenta naturalmente anche il pensiero razionale e ragionato.
Questo però non dovrebbe comportare automaticamente un “declassamento” della nostra parte intuitiva che invece, di fatto, avviene a causa di numerosi fattori socioculturali.
Già il semplice starsene seduti a scuola per ore ad ascoltare, leggere, scrivere e fare di conto – tutte cose che hanno a che fare col pensare - dedicando sempre meno tempo a correre, giocare, esplorare – a quelle attività, cioè, che stimolano il sentire - gioca un ruolo importante a favore del primo e discapito del secondo.
La scuola e il sistema educativo prima, i condizionamenti sociali e il pensiero dominante poi,  costituiscono una palestra intensiva e unilaterale sul pensare, quindi il bambino prima e l'adulto poi, tenderà a sviluppare molto di più le facoltà razionali e poco quelle intuitive.
Questo con la conseguenza di creare un forte sbilanciamento fra due parti dell'essere umano ugualmente importanti: la nostra cultura ha di fatto stabilito che solo la razionalità sia una facoltà apprezzabile, mentre l'intuito e, ancora più a monte il sentire, sono considerati di scarsa utilità pratica.
Il pensare è stato così enfatizzato da monopolizzare anche la sfera del sentire, generando grande confusione: l'incapacità di riconoscere i sentimenti, di aprirsi, di lasciarsi andare, di fidarsi della propria voce interiore, la necessità di affidarsi sempre a qualcuno o qualcosa di esterno a noi per essere sicuri di star facendo le scelte giuste.

Per rimediare a tutto questo e ritrovare l'equilibrio perduto fra intuito e razionalità, quindi, è necessario andare a lavorare sulla parte debole – l'intuito – che, dopo anni in cui ci si è dedicati prevalentemente al pensare, è probabile che si sia parecchio atrofizzato.
Vediamo come fare, partendo da una possibile definizione.

CHE COS'È L'INTUITO

L'intuito è la parte più profonda e sensibile di te, fonte della tua saggezza interiore, quella parte che sa la verità, conosce sempre le risposte che ti servono e che, se ben allenato e coltivato, può insegnarti ogni giorno qualcosa, stupirti e guidarti sempre verso la strada più giusta per te.
Generalmente si manifesta sotto forma di sensazioni fisiche (le famose sensazioni di pancia) apparentemente insensate, spesso messaggere di una rottura; diversamente dalla razionalità che si manifesta invece sotto forma di pensieri logici e coerenti, spesso tendenti a mantenere o difendere uno status quo.

Se l'intuito si manifesta attraverso sensazioni fisiche, allora vuol dire che il corpo è la sua casa ed è proprio da lì che si può ripartire per risvegliare questa preziosa facoltà con qualche piccolo esercizio. Te ne suggerisco 3:

1. SENTI IL TUO CORPO

Siediti in una posizione eretta e comoda, chiudi gli occhi e porta l'attenzione al tuo respiro: esso era lì anche un attimo fa ma non sentivi niente perché la tua attenzione era focalizzata su tutt'altro. Senti dunque come sta il tuo corpo qui e ora. Che cosa ti comunica? Sta comodo, ha voglia di muoversi, è intorpidito, avverti qualche dolore o formicolio? Per ora non muoverti, non cambiare posizione, limitati a sentire. Avverti sensazioni piacevoli, spiacevoli o entrambe? Che cosa avrebbe voglia di fare il corpo? Stai per qualche minuto in questo ascolto interiore e poi lentamente riapri gli occhi.

2. SENTI L'ENERGIA NELLE MANI

Siediti in posizione eretta e comoda, chiudi gli occhi e lentamente avvicina i palmi delle tue mani fino a portarli a pochi centimetri di distanza. Resta così per un po' sentendo cosa si produce. Stai per qualche decina di secondi in “ascolto”, poi staccale e senti la differenza. Dopo qualche decina di secondi unisci le mani e senti la differenza. Infine riapri gli occhi.

3. PASSA UN PO' DI TEMPO NELLA NATURA

La natura è una splendida maestra per quanto riguarda il sentire ed è per questo che una delle cose più suggerite nei percorsi di risveglio dell'intuito è proprio quella di connettersi con essa, trascorrerci del tempo con la precisa intenzione di mettersi in ascolto. 
Se puoi scegli un posto che ami particolarmente, che ti è già familiare e nel quale, quindi, tale connessione diventa più facile. Cerca un angolo il più possibile silenzioso per non avere distrazioni.
Mettiti a tuo agio, siediti e respira profondamente, rilassati. Guardati intorno, osserva tutto ciò che accade, anche cose piccole come il movimento di una formica o dei rami nel vento.
Cerca di essere il più possibile aperta e recettiva, chiedi alla natura di donarti un segno: una foglia che ti cade vicino, uno stormo di uccelli migratori che vola sopra di te, un insetto che sale sulla tua mano o ti si posa sulla spalla. Questo è il modo che ha l'Universo di comunicare, quindi presta
attenzione anche alle più piccole cose e naturalmente alle tue emozioni e, ancora, alle sensazioni del corpo.

Nota: molti esercizi sul sentire e sulla connessione con il corpo e le emozioni funzionano meglio se fatti ad occhi chiusi, perché ad occhi aperti la nostra attenzione è inevitabilmente attratta e distratta dall'esterno. Invece in questi esercizi la cosa importante è rilassarsi e lasciare che la percezione del corpo si metta a fuoco da sola, poiché il sentire interiore funziona all'opposto della percezione esteriore: in quest'ultima ci focalizziamo attivamente su certe cose, mentre se vogliamo sentire dentro dobbiamo rilassarci e ricevere quelle sensazioni, emozioni, segnali che il nostro corpo e il nostro inconscio continuamente ci mandano.

La settimana prossima, saranno i Tarocchi a darci ulteriori spunti sul tema con un paio di stesure ad hoc, ma intanto ti lascio alla tua pratica e alla riscoperta del tuo sentire intuitivo.
Dopo questi esercizi, ti sarà sicuramente più chiaro cosa si intende per "sentire": provali per diversi giorni e sentirai pian piano che qualcosa dentro di te inizia a risvegliarsi. Fammi sapere come va nei commenti, ti aspetto!

mercoledì 6 maggio 2020

INTUITO VERSO RAZIONALITÀ: UNA DICOTOMIA  APPARENTE?

INTUITO VERSO RAZIONALITÀ: UNA DICOTOMIA APPARENTE?

mercoledì 6 maggio 2020



L'essere umano è una creatura meravigliosa e complessa, piena di qualità, risorse e talenti. Tra le facoltà di cui disponiamo ve ne sono due che, per varie ragioni, sia naturali che sociali, vengono spesso messe in contrapposizione, come in un'eterna lotta in cui l'uno debba per forza prevalere sull'altro: sto parlando dell'intuito e della razionalità. Entrambi in realtà sono utili e necessari al benessere psicofisico, alla realizzazione individuale e al buon andamento della vita sociale.
Accade però, che spesso l'attivazione di una delle due facoltà inibisce, del tutto o solo in parte, l'altra: mentre pensiamo non riusciamo ad ascoltare la voce dell'intuito in maniera nitida e viceversa. In altre parole, essere in contatto con le sensazioni richiede, in genere, di non pensare, poiché quando siamo sintonizzati su una delle due funzioni, escludiamo i buona parte o del tutto l'altra.
Immagina di trovarti a fare una passeggiata nella natura, in montagna o in campagna magari. Se passi la maggior parte del tempo a pensare e rimuginare, difficilmente potrai apprezzare quello che c'è intorno a te e trarre dall'esperienza una qualche gratificazione, perché il pensare ti impedisce di focalizzare la tua attenzione sul sentire e quindi di entrare davvero in contatto con la natura e con la sua capacità di rigenerarci.


Una distinzione necessaria fra sentire e pensare

Vediamo di chiarire meglio che cosa si intende con sentire (verbo legato all'intuito) e con pensare (verbo legato alla razionalità) poiché capire questa differenza ci aiuta a riconoscere quando siamo focalizzati sull'uno o sull'altro e quindi ad accedere consapevolmente ad entrambe le risorse al momento giusto.

  • Il sentire è ciò che si percepisce direttamente di una situazione, di un oggetto, di una persona, ecc. Esso si manifesta per lo più sotto forma di sensazioni fisiche che si attivano nel nostro corpo (a volte impercettibili a volte più importanti come un nodo in gola, un tremore, un brivido lungo la schiena, un aumento di respirazione o di sudorazione, ecc.) di emozioni e sentimenti che si smuovono, di intuizioni, immagini e suggestioni che nascono in noi spontaneamente. Appartiene al sentire, ad esempio, la sensazione di dolcezza che avvertiamo in bocca quando mangiamo un cioccolatino o le tenere emozioni che proviamo nel vedere un cagnolino o anche la piacevole sensazione fisica che deriva da una carezza o da un abbraccio di un nostro simile.
  • Il pensare è invece l'interpretazione che di tale situazione o esperienza ci dà la nostra mente e che può essere anche in antitesi a quanto provato: ad esempio “la cioccolata mi fa ingrassare”, “meglio non accarezzare qual cucciolo altrimenti mi affeziono”, “non sta bene farsi abbracciare da qualcuno che conosco poco”.

Mentre il sentire è sempre immediato e spontaneo, il pensare è inevitabilmente influenzato a priori dai nostri schemi mentali, dai pregiudizi, dai valori e costumi della cultura e società a cui apparteniamo. Sentire è essere in contatto diretto col qui e ora, percepire la realtà del momento, mentre pensare è sovente un proiettare le proprie speranze, paure e credenze sulla situazione stessa.

Il sentire è la cosa più nostra che abbiamo. Il pensare, invece, non è del tutto nostro, poiché come abbiamo appena visto, è costituito in gran parte da credenze e idee per lo più ereditate culturalmente. Il pensare è facilmente manipolabile, difatti mediante le molte forme di condizionamento sociale si possono portare gli individui a ritenere vere, giuste e naturali cose che non lo sono affatto e, viceversa, a considerare false e inesistenti cose reali. Il sentire, invece, non è manipolabile: non si può spacciare una sensazione spiacevole per piacevole, lo si può far credere con le parole, ma alla prova dei fatti la verità salta fuori. Qualcuno può convincerti che la cioccolata sia cattiva, ma se hai il coraggio di sottoporre a verifica tale affermazione assaggiandola, non potrai fare a meno di provare una sensazione dolce e piacevole, che smentirà ogni tentativo di farti credere il contrario.

Il pensiero logico e razionale, però, è anche quella parte di noi che sa pianificare, organizzare e finalizzare, quindi è essenziale per trasformare il sentire e le intuizioni in scelte e azioni pratiche, che facciano dell'intuizione una felice realtà.
Ecco perché è molto importante recuperare la nostra parte sensibile e intuitiva per poi trovare un buon equilibrio e un dialogo costruttivo fra queste due parti di noi.


Per un recupero del sentire

Albert Einstein ha scritto:
“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servitore fedele. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”.

Credo che in questa frase si concentri tutto ciò che c'è da sapere sul tipo di rapporto fra intuito e ragione che spesso si instaura in noi (abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono) e su come sarebbe bene che invece si rapportassero l'un l'altro (la mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servitore fedele).

È quindi fondamentale innanzitutto rivalutare il sentire, per poi riconciliarlo e integrarlo con il pensare. Ci sono momenti in cui bisogna affidarsi all'intuito e momenti in cui bisogna utilizzare la razionalità, ma se per anni, ci si è dedicati prevalentemente al pensare, è probabile che le facoltà sensibili e intuitive si siano un po' atrofizzate e così, quando servono, non funzionano più come dovrebbero, manifestando sensazioni confuse, distorte o che non riusciamo a decifrare a causa delle interferenze della razionalità.
Riattivare la nostra parte intuitiva però è possibile e non è neanche un'operazione difficile, faticosa e infinita, come si potrebbe credere: basta investire in questo intento un po' di tempo e di energie in tre piccoli step:

  1. rendersi conto della necessità di riattivare tale funzione ed è quello che sto cercando di stimolare in te in questo post;
  2. volersi impegnare in tal senso e questa è una responsabilità che spetta interamente a te;
  3. esercitarsi con tecniche e situazioni appropriate. Questo si può imparare attraverso libri, corsi e seminari ma se vuoi, puoi attendere il blog post della settimana prossima in cui ti suggerirò alcuni esercizi pratici per risvegliare ed allenare l'intuito.

Nel frattempo, nel Magic book di maggio, puoi già approfondire l'argomento lavorando proprio per richiamare e risvegliare in te questa importante qualità.

Se non hai ancora il tuo Magic book di Maggio puoi scaricarlo, insieme ad  altri bellissimi regali, iscrivendoti
QUI.
Buona lettura e buon lavoro!

mercoledì 29 aprile 2020

I TAROCCHI DELLA FORZA INTERIORE: UN ESEMPIO DI LETTURA

I TAROCCHI DELLA FORZA INTERIORE: UN ESEMPIO DI LETTURA

mercoledì 29 aprile 2020



Nel Magic book di aprile ho scelto il tema della forza interiore per il nostro lavoro di introspezione con il journaling e i Tarocchi.
Questo tema si è rivelato particolarmente adatto ai tempi che stiamo vivendo. È un periodo di incertezza che – a causa del blocco forzato - ci spinge a guardarci dentro.
Guardarsi dentro è un atto coraggioso, poiché può far emergere tutto quello che, a livello emotivo e profondo, era nascosto e rimasto a lungo inascoltato. Potrebbero crollare illusioni e bugie che ci siamo raccontate per anni, potremmo restare attonite davanti ai nostri difetti o ai nostri fallimenti e sentirci sopraffatte da un severissimo giudice interiore; ma fermarsi e guardarsi dentro può significare anche salvarsi. Può darci la possibilità di notare cosa non funziona nella nostra vita, nella coppia, nel lavoro, con noi stessi e decidere cosa farne: se accettarlo così com'è o lavorare per cambiarlo.
Ci vuole un bel po' di forza interiore in questo processo, non c'è dubbio.

Ma che cos'è la forza interiore? Come si può coltivare?
La forza interiore può significare tante cose, ma credo che, nel contesto attuale, possiamo intenderla come quella consapevolezza di sé, quell'equilibrio interiore, quel profondo contatto con la propria anima che permettono all'essere umano di riuscire ad affrontare tutti gli alti e bassi della vita senza perdersi d'animo.
Esercitiamo la forza interiore quando siamo in grado di mantenere pace, calma e serenità dentro di noi nonostante tutto, quando ci impegniamo a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, prima di compierle, ma anche quando ce ne prendiamo la responsabilità, quando siamo capaci di ammettere i nostri errori, chiedere scusa, ripartire da capo.

Proprio allo scopo di coltivare la forza interiore, durante il corso di questo mese te ne ho parlato a lungo, innanzitutto facendo il focus sui 5 elementi che la compongono, passando poi agli archetipi che possono rappresentarla nei Tarocchi per approfondirne i concetti e lavorarci sopra e, infine proponendoti una stesura di Tarocchi per darti la possibilità di scandagliare il tema a livello più personale. Trovi questa stesura sia nel Magic book di aprile che nel blog post della scorsa settimana, al termine del quale ho voluto invitare le persone che mi seguono qui sul blog e su Instagram a candidarsi per una mia interpretazione sui loro Tarocchi della forza interiore.
Ci sono state diverse risposte anche stavolta e fra tutte, ho estratto Barbara. Dopo l'estrazione ci siamo sentite via email e abbiamo interpretato e commentato insieme le sue carte.

Prima di passare alla lettura delle carte di Barbara ti riporto nuovamente lo schema usato, ma ti ricordo che puoi trovare la sua spiegazione qui.



E adesso vediamo le carte di Barbara. Nel suo caso c'è stata una bella interazione poiché lei aveva già sperimentato da sola la stesura, usando però delle carte oracolo. Io ho invece lavorato per lei con i Tarocchi e ho pensato poi di unire entrambe le stese in una per verificare eventuali parallelismi, nuovi significati e corrispondenze.



A uno sguardo d'insieme questa stesa si caratterizza per la presenza di due carte "notturne" che indicano le qualità di forza interiore da impiegare e la situazione in cui possono essere utili e due carte “diurne” che invece indicano la parte più “pratica” ovvero l'ostacolo e il passo da compiere per superarlo.
Dato che il colpo d'occhio è stato importante in questa lettura, nella spiegazione non seguirò l'ordine delle carte, ma quello del mio ragionamento che è partito dalla carta numero 2.

2. Quale situazione o ambito della mia vita richiede forza interiore? 9 di spade

La Luna vicina al 9 di spade (situazione che richiede le tue doti di forza interiore) fa pensare a dei pensieri notturni: potrebbe trattarsi di una preoccupazione, qualcosa che turba la nostra Barbara o che l'ha decentrata, un senso di straniamento, qualcosa di cui vorrebbe liberarsi, o ancora un'idea a cui vorrebbe dare forma compiuta o un progetto che vorrebbe portate a termine, ma per qualche motivo la mette un po' in crisi. O ancora un episodio che le ha lasciato l'amaro in bocca perché non riesce a spiegarsene il motivo o quali possano essere state le sue responsabilità. Razionalmente, forse ci ha messo una pietra sopra ma l'emotività ha i suoi tempi e potrebbe farlo riemergere.
Forse durante il giorno questo pensiero è latente e non si manifesta, ma nel momento in cui si rilassa, la notte, eccolo affiorare.
Potrebbe trattarsi anche di un sogno ricorrente o di un'attività onirica che le lascia qualche dubbio.

1. Qual è la mia forza interiore? La Luna

La Luna, come arcano che simboleggia le qualità di forza interiore a cui Barbara può fare ricorso, indica che le risorse che possono aiutarla nel gestire questi pensieri o sensazioni, sono proprio nell'intuito e  nella sua confidenza con il mondo dell'inconscio, del femminile e del sogno. L'ascolto fiducioso delle sue sensazioni profonde e le sue capacità intuitive potrebbero manifestarsi nel buio gestazionale della notte e portarla a trovare delle risposte. Tenere un diario dei sogni potrebbe esserle utile.
In abbinamento alla sua carta oracolo (che letteralmente recita: invece di preoccuparmi del futuro, so che tutto va bene quando sono allineato al momento) la Luna sembra proprio dirle: non preoccuparti se emergono pensieri o sensazioni difficili, stai nel momento, ascolta il tuo sentire e lascialo fluire poiché da solo troverà la sua strada per andarsene.

3. Cosa mi sta trattenendo/impedendo di esercitarla? Asso di denari

L'Asso di denari come ostacolo: questa carta tradizionalmente ha significati molto positivi, ma ciò che emerge ad un'attenta osservazione è la sua somiglianza con la carta della Luna.
In entrambe c'è un elemento che fluttua nell'aria: il nostro satellite nella carta della Luna e una grossa moneta, che quasi sembra un sole brillante, nell'Asso di denari.
In entrambe le carte, inoltre c'è un sentiero: più dritto, diretto e pianeggiante nell'Asso di denari, più curvilineo, impervio e in salita nella carta della Luna.
Torna anche qui il tema della strada: la strada che i pensiero e le sensazioni di Barbara dovrebbero percorrere affinché possa lasciar andare, probabilmente è quella un po' più lunga e oscura dell'inconscio che non quella più dritta e luminosa della razionalità. In questa strada, peraltro, non si sentirebbe mai sola, ma quasi accompagnata, guidata dai suoi maestri invisibili, gli spiriti guardiani rappresentati dai due cani nella carta (mentre la strada raffigurata nell'Asso di denari è solitaria).
Anche la carta oracolo abbinata sembra confermare questo: più che la ragione, lascia che sia l'Universo a mostrarti cosa fare e quale strada seguire.

4. Come posso tirarla fuori? 2 di bastoni

Due di bastoni come suggerimento o consiglio su come superare l'ostacolo e mettere in campo le doti di forza interiore nella situazione che le richiede.
Anche in questo caso l'approccio è stato quello di interpretare questo arcano soprattutto in riferimento all'immagine in relazione alla visione d'insieme, piuttosto che ai suoi significati tradizionali.
Il personaggio della carta ha due bastoni accanto a sé, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Ha scelto di appoggiarsi a quello di sinistra, la parte legata appunto all'intuizione. Tutto il suo corpo e il suo sguardo sono rivolti a sinistra, la parte della stesa dove è collocata la carta della Luna.
La sua mano destra sembra riprodurre in piccolo la scena dell'asso di denari, che qui si è trasformato in un piccolo mondo.
Ecco che quello che prima era un ostacolo, la parte più concreta e razionale di Barbara, se messo al fianco e a supporto dell'intuito e del sentire può aiutarla a ritrovare il suo equilibrio, la sua serenità e delineare per te nuovi, limpidi orizzonti.
Questa carta la invita anche ad avere fiducia in se stessa e nelle sue risorse, le ricorda che è una persona capace e intelligente e che ha le qualità necessarie ad affrontare gli ostacoli che le sono di fronte. Può trasformare una situazione difficile o pesante in opportunità (l'orizzonte è ampio davanti al personaggio).

Questa stesa può essere, a mio avviso, un insegnamento per chiunque: se c'è qualcosa che ci preoccupa o che ci da pensiero, è importante ascoltarlo e lasciare che ci attraversi, piuttosto che cercare di spiegarselo razionalmente per trovare subito una soluzione, perché così facendo rimarrà lì e si presenterà quando siamo più ricettivi e rilassati.
Lasciar fluire attraverso l'ascolto delle nostre sensazioni e poi far rientrare in campo le nostre doti più concrete per riemergere, può rappresentare certamente una strada più lunga e curva, ma probabilmente più efficace.

Ti senti bloccata? Vuoi che interpreti questo schema per te?
Oppure hai dei dubbi su una situazione specifica e vorresti che ti aiutassi a scioglierli?

mercoledì 22 aprile 2020

TAROCCHI: UNA STESURA SULLA FORZA INTERIORE

TAROCCHI: UNA STESURA SULLA FORZA INTERIORE

mercoledì 22 aprile 2020



In questi giorni, sempre di più mi rendo conto di quanto sia fondamentale lavorare su di sé per coltivare e sviluppare una facoltà importante come la forza interiore, specialmente se ci troviamo a vivere una situazione complicata e pesante, che si prolunga nel tempo. 
All'inizio, infatti, abbiamo a disposizione una certa quantità di energia per affrontarla e gestirla ed è normale che ci si senta più motivati ad andare avanti. È quando le cose si prolungano, però, che stanchezza e demotivazione iniziano a farsi sentire ed è qui che la forza interiore può venire davvero in nostro aiuto e supportarci nella “resistenza”, cioè renderci in grado di restare nella situazione senza dare di matto o scappare a gambe levate, perché sappiamo bene che la fuga serve a  poco.

In queste situazioni sarebbe davvero utile avere chiari quali sono i punti di forza su cui poter fare leva, le risorse su cui contare, ma anche, se ci sono, i blocchi e gli ostacoli che ci impediscono di attingere a quelle risorse e metterle in campo.
Spesso non siamo in grado di riconoscere in noi quei punti di forza e quelle risorse né quei blocchi, ma come sempre, i Tarocchi possono venirci in aiuto.

Nei post delle scorse settimane, abbiamo fatto un viaggio alla scoperta dei vari elementi che, secondo la mia esperienza, contribuiscono a creare e alimentare la nostra forza interiore: consapevolezza, resilienza, fiducia, calma, equilibrio; ma non è detto che per te le risorse a cui attingere siano proprio queste. Ognuno di noi è diverso e cambia anche nel corso della vita, sviluppando qualità e doti diverse, uniche e personali; ecco perché oggi, attraverso una stesura di Tarocchi creata ad hoc, potrai approfondire intuitivamente il tema della tua forza interiore per riflettere su di te, capire quali siano i tuoi punti di forza in questo momento e come metterli in campo.

Prima di provare la stesura, ti invito a rilassarti, affidarti serenamente alla tua intuizione e alla parte più saggia e profonda di te. Ricorda che nel consultare i Tarocchi per l'introspezione personale, non esistono interpretazioni e risposte giuste o sbagliate, ma conta soltanto il significato che emerge per te dalle singole carte e dalla visione d'insieme.
Per questa stesura, come per la maggior parte delle stesure personali e introspettive, ti consiglio di scegliere un mazzo di Tarocchi intuitivo, cioè un mazzo in cui gli arcani minori non siano rappresentati da numeri (ad esempio 9 coppe) ma da immagini e scene disegnate, come quello che ho usato io nella stesa del mese e che vedi in foto.

Ecco lo schema da seguire - spiegato passo passo - per approfondire il tema della forza interiore, ricevere stimoli e consigli utili per connetterti ancora di più con il suo potere e impiegarla nella tua vita.




1. Qual è la mia forza interiore? (Arcani maggiori)

Questa carta è il punto di partenza della riflessione poiché ti suggerisce qual è la parte di te che ti rende forte, che ti sostiene e può tirarti fuori da una situazione stagnante, da un problema o aiutarti a raggiungere un obiettivo.
Questa carta ti dirà qual è la risorsa più importante per te in questo momento: può trattarsi di una risorsa psicologica, di un'attitudine, di un lato del carattere, di una caratteristica innata o di una che hai sviluppato nel tempo.
Soffermati in modo particolare su questa prima carta, quindi, perché è la chiave che ti aiuterà a capire meglio tutte le altre e l'intera situazione prospettata dalla stesura.

2. Quale situazione o ambito della mia vita la richiede? (intero mazzo)

Questa carta ti mostrerà una situazione o, più genericamente un ambito della tua vita (ad esempio relazioni, lavoro, famiglia, casa, ecc.) che ha maggiormente bisogno della tua forza interiore e per il quale, in particolare, la risorsa che hai individuato con la carta 1, potrà giocare un ruolo fondamentale e risultare particolarmente efficace.

3. Cosa mi sta trattenendo/impedendo di esercitarla? (intero mazzo)

Questa carta, posizionata fra la fonte della tua forza interiore e la situazione che la richiede, indica un eventuale ostacolo che ti sta rallentando o trattenendo dall'usare le tue risorse in quella situazione. Dal momento che questa carta riveste il ruolo di “ostacolo” potrebbe essere utile interpretarla come se fosse capovolta o come se indicasse la mancanza di quel qualcosa che la carta simboleggia.
Specialmente nel caso si tratti di una carta generalmente benevola, sarà la tua sensibilità a suggerirti fra tre possibilità:

  • o che non ci sono particolari ostacoli fra la tua forza interiore e la situazione che ne avrebbe bisogno, 
  • oppure che quella carta vada letta come se fosse capovolta, se invece senti che qualche ostacolo c'è, ma non riesci a definirlo. In questo secondo caso, la carta farà chiarezza proprio su questo. 
  • Infine la stessa carta potrebbe essere letta come la “mancanza” di quella cosa.

Ad esempio nella stesa che vedi in foto in questa posizione c'è un bel 3 di coppe che è generalmente una carta positiva, quindi potrebbe indicare:

  • o che non ci sono particolari ostacoli, 
  • oppure che, considerandola come carta capovolta, l'ostacolo potrebbe essere trovato in una delle accezioni negative del 3 di coppe (distrazione, confusione, dispersione di energia, girare sempre intorno allo stesso problema, chiusura),
  • o ancora che l'ostacolo è rappresentato da una negazione o da una mancanza di ciò che quella carta rappresenta (mancanza di entusiasmo, di gioia, di gratitudine, di speranza o di piacere).

4. Come posso tirarla fuori? (intero mazzo)

Come dico sempre, la consapevolezza serve a poco se poi non si passa all'azione. Questa carta, posizionata al di sopra di tutto, rappresenta il passo fa fare per "uscirne fuori". La sua funzione è quella di darti un suggerimento o un buon consiglio su come fare per bypassare quell'ostacolo, tirare fuori la tua forza interiore e applicarla nella situazione che la richiede.

Allora buon lavoro sulla tua forza interiorese ti va di condividere con me cosa ti hanno suggerito i Tarocchi ti aspetto su Instagram per un confronto costruttivo: puoi postare una foto della tua stesa e le tue riflessioni in merito, ricordandoti di taggarmi (manuela.angelini_tarot) così possiamo parlarne.

Se invece hai bisogno di maggiore chiarezza, una visione più profonda su questo tema o su altri che ti stanno a cuore in questo momento, puoi scegliere fi fare una lettura con me.

mercoledì 15 aprile 2020

GLI ARCHETIPI DELLA FORZA INTERIORE NEI TAROCCHI

GLI ARCHETIPI DELLA FORZA INTERIORE NEI TAROCCHI

mercoledì 15 aprile 2020



Nel blog post della scorsa settimana abbiamo cominciato il nostro viaggio di approfondimento ed esplorazione del tema che ci accompagnerà per il mese di aprile: la forza interiore.
Mai come in questo periodo così delicato e difficile, la forza interiore può venire in nostro aiuto; poterne parlare ed esplorare le varie sfaccettature sarà utile a riconoscerla e svilupparla in noi. Ecco perché in questo post ho pensato di rintracciare nei Tarocchi i 5 elementi della forza interiore, individuati la scorsa settimana.
Troveremo così 5 sagge guide che ci aiuteranno a potenziarla attraverso consigli, suggerimenti e risorse utili.


1. CONSAPEVOLEZZA: IL GIUDIZIO

La prima chiave della forza interiore, individuata nel post della scorsa settimana era la Consapevolezza, intesa come la coscienza di chi siamo, di quali sono i nostri valori, le nostre caratteristiche profonde, il nostro scopo nella vita; importante perché ci permette fare le scelte giuste e di non perdere mai la direzione.

Nei Tarocchi, l'archetipo che potrebbe ben rispondere a queste caratteristiche è l'Arcano XX, Il Giudizio.
Questo arcano, infatti, è tradizionalmente collegato a una presa di coscienza, la vocazione, lo scopo della vita: è una rinascita dettata dalla consapevolezza.
Quando Il Giudizio appare in una lettura, ci chiama a riflettere sullo scopo profondo della vita, la nostra vocazione e a chiederci se la stiamo perseguendo nella quotidianità.

Se Il Giudizio parlasse ti direbbe: segui la tua coscienza e manifesta te stessa, abbandona ciò che ti limita e non porti tu stessa dei limiti, ma spingiti oltre, fai quel passo che ti permette di spiccare il volo: hai l'energia e la carica per lasciarti alle spalle negatività e problemi se solo decidi di farlo. Rischia, se necessario, ma non fare compromessi, punta a realizzare il massimo: la tua visione. Impara dalla tua esperienza, errori compresi, e comincia una vita nella pienezza e nella consapevolezza di chi sei e qual è il tuo scopo di vita.

RISORSE UTILI: se vuoi connetterti all'energia del Giudizio e lavorare con il suo archetipo puoi:


2. RESILIENZA: LA TORRE

La seconda chiave della forza interiore abbiamo visto essere la Resilienza ossia la capacità di adattamento, di reazione alle avversità e al dolore e di riorganizzazione positiva dell'essere umano, in seguito a un grande cambiamento o a un evento traumatico, doloroso o fortemente impattante. La resilienza è importante perché ci aiuta a superare i momenti più duri e difficili e a trasformarli in momenti di crescita.

Nei Tarocchi, l'archetipo che potrebbe ben rispondere a queste caratteristiche è senza dubbio l'Arcano XVI, La Torre.
Questo arcano, infatti, è tradizionalmente collegato ai cambiamenti improvvisi: crollo, rottura, sgretolamento e, di conseguenza anche apertura, annullamento dei limiti e resilienza.
Quando La Torre appare in una lettura, porta con sé un grande senso di liberazione e di decompressione; ci chiama a fare tutto ciò che è in nostro potere per reagire al meglio ai cambiamenti della vita, trarne insegnamento e beneficio anziché farcene travolgere.
Come edificio, La Torre è anche legata alla casa, al nostro ambiente, allo spazio in cui viviamo, quindi ci consiglia un lavoro di purificazione della casa, decompressione, eliminazione delle energie pesanti per accogliere le energie positive al suo interno. 

Se La Torre parlasse ti direbbe: distruggi tutto ciò che non ha fondamenta solide, rompi col passato, fai crollare vecchie convinzioni, libera la tua essenza, proclama la tua verità anche se scomoda, abbandona il vecchio e preparati a una nuova vita. Se cerchi di aggrapparti al passato, ti potrebbe schiacciare. Purifica la tua casa, cura il tuo spazio; coltiva la tua resilienza.

RISORSE UTILI: se vuoi connetterti all'energia della Torre e lavorare con il suo archetipo puoi:
  • recuperare questa lezione di un mio corso gratuito di qualche tempo fa;
  • iniziare questo percorso;
  • fare pulizia energetica della casa e una stesura di Tarocchi a tema come ti suggerisco qui.


3. FEDE/FIDUCIA: IL PAPA

La terza chiave della forza interiore era la Fede/Fiducia intesa come fiducia in se stessi, nelle proprie capacità e nell'Universo che ci guida e ci sostiene, nei suoi piani sottili, confidando nel fatto che tutto ciò che succede, rappresenta la cosa migliore per noi in quel momento.
La fiducia è importante perché ci permette di fare tutto quello che è in nostro potere per realizzare i nostri desideri e di non disperarci, quando le cose sembrano prendere una piega diversa da ciò che vorremmo.

Nei Tarocchi, l'archetipo che potrebbe ben rispondere a queste caratteristiche è, secondo me, l'Arcano V, Il Papa.
Questo arcano è legato alla nostra saggezza interiore, al mettersi in ascolto dei messaggi che arrivano dall'alto, delle sincronicità e dei segni che l'Universo ci manda per guidarci e sostenerci. Il Papa, infatti, rappresenta il mondo spirituale di cui si fa portavoce, è un tramite, un ponte fra il cielo e la terra.
Quando questo arcano appare in una lettura ci invita a coltivare la fede nell'Universo, comunicare con esso, coglierne i messaggi e avere fiducia nel fatto che esso ci riserva ciò di cui abbiamo bisogno in ogni momento della nostra vita.

Se Il Papa parlasse ti direbbe: ascolta l'Universo che ti parla, abbi fede anche quando non riesci a capire il verso di certe situazioni perché esso ti sostiene. Agisci in linea con i principi morali più elevati; prenditi cura della tua vita spirituale.

RISORSE UTILI: se vuoi connetterti all'energia del Papa e lavorare con il suo archetipo puoi




4. CALMA/RIFLESSIVITÀ: L'APPESO

La quarta chiave della forza interiore era invece la Calma/Riflessività: saper mantenere i nervi saldi nelle situazioni più difficili, essere in grado di restare lucidi e prendere le giuste decisioni. Essa è diretta conseguenza della riflessività, ossia della capacità di non cedere al primo istinto, ma di fermarci a pensare a quali potrebbero essere le conseguenze delle nostre azioni, prima di compierle.
La calma/riflessività è importante perché ci permette di ponderare bene le conseguenze delle nostre azioni e ad agire per il meglio.

Nei Tarocchi, l'archetipo che potrebbe ben rispondere a queste caratteristiche è certamente l'Arcano XII, L'Appeso.
Questo arcano, infatti, è legato alla pazienza, alla meditazione, alla riflessione prima dell'azione.
L'Appeso simboleggia un volontario processo di iniziazione da cui si emergerà trasformati. Il suo corpo è immobilizzato, e deve accettare tutto ciò che l'Universo gli porta. Attraverso l'accettazione, egli giungerà a un rinnovamento totale del proprio essere. Anche se non può agire all'esterno per il momento, il suo spirito è libero di lavorare all'interno, su di sé, nel profondo della sua anima.
Quando appare in una lettura, egli rappresenta un momento di gestazione, segnalando che non è ancora il momento di intraprendere qualcosa, ma di riflettere, cambiare la nostra prospettiva, seminare, nutrire, attendere con pazienza.

Se L'Appeso parlasse ti direbbe: capovolgi il tuo modo di vedere le cose, pensa in maniera originale e diversa da tutti gli altri. Fai il contrario di quello che fanno tutti. Chiediti cosa c'è al di là delle apparenze. Medita, rifletti, evita l'azione e coltiva la pazienza.

RISORSE UTILI: se vuoi connetterti all'energia dell'Appeso e lavorare con il suo archetipo puoi leggere e mettere in pratica i consigli di:

  • questo post su come cambiare prospettiva;
  • questo su come coltivare la pazienza;
  • questo su come creare un angolo di meditazione in casa e
  • questo su come meditare con i Tarocchi.


5. EQUILIBRIO: LA FORZA

Arriviamo all'ultima chiave della forza interiore che avevo identificato con l'Equilibrio inteso, in questo contesto, come un buon bilanciamento fra ragione e intuizione. Sapersi affidare all'intuito è fondamentale per sviluppare la nostra forza interiore perché l'intuito è la saggezza innata in ognuno di noi e può guidarci nel fare le scelte più giuste, ma l'intuito andrà poi bilanciato da doti più razionali, focalizzate e strategiche che ci aiuteranno a realizzare concretamente le nostre scelte e i nostri obiettivi.

Nei Tarocchi, l'archetipo che potrebbe ben rispondere a queste caratteristiche è l'Arcano XI, La Forza.
Questo arcano, non solo è l'archetipo assoluto della forza interiore in senso ampio, ma incarna anche il concetto di equilibrio fra intuito, istinto e ragione. Quella rappresentata da questo arcano è infatti una forza spirituale, che apre la strada alle energie inconsce e all'emergere di una nuova coscienza.

Se la Forza parlasse ti direbbe: coltiva la forza interiore, resta centrata, non permettere che eventi esterni possano influenzare in negativo il tuo stato d'animo; esplora i tuoi punti di forza e mettili in campo.

RISORSE UTILI: se vuoi connetterti all'energia della Forza e lavorare con il suo archetipo puoi:



Il nostro viaggio fra gli archetipi della forza interiore nei Tarocchi finisce qui, spero che queste 5 guide e le risorse che ho raccolto per te, possano aiutarti a nutrirla e potenziarla per questo periodo e per ogni circostanza della vita.
Buon lavoro con gli arcani e, se ti va, ti aspetto nei commenti per domande, chiarimenti e per scambiarci opinioni e osservazioni.