mercoledì 13 maggio 2020

COME RISVEGLIARE L'INTUITO IN 3 SEMPLICI PASSI

mercoledì 13 maggio 2020



Nel post della scorsa settimana abbiamo iniziato a parlare di intuito e questo sarà il tema che ci accompagnerà per tutto il mese di maggio.
C'era una citazione in particolare che vorrei riprendere ed è quella di Albert Einstein:
“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servitore fedele. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. 

Questo concetto mi ha colpito parecchio perché, effettivamente, la nostra intuizione è molto condizionata dalla società e dai sistemi educativi, fin da bambini.
Quando siamo piccoli, siamo sintonizzati prevalentemente sul sentire, sull'emotività e il fare creativo. Più si cresce e più aumenta naturalmente anche il pensiero razionale e ragionato.
Questo però non dovrebbe comportare automaticamente un “declassamento” della nostra parte intuitiva che invece, di fatto, avviene a causa di numerosi fattori socioculturali.
Già il semplice starsene seduti a scuola per ore ad ascoltare, leggere, scrivere e fare di conto – tutte cose che hanno a che fare col pensare - dedicando sempre meno tempo a correre, giocare, esplorare – a quelle attività, cioè, che stimolano il sentire - gioca un ruolo importante a favore del primo e discapito del secondo.
La scuola e il sistema educativo prima, i condizionamenti sociali e il pensiero dominante poi,  costituiscono una palestra intensiva e unilaterale sul pensare, quindi il bambino prima e l'adulto poi, tenderà a sviluppare molto di più le facoltà razionali e poco quelle intuitive.
Questo con la conseguenza di creare un forte sbilanciamento fra due parti dell'essere umano ugualmente importanti: la nostra cultura ha di fatto stabilito che solo la razionalità sia una facoltà apprezzabile, mentre l'intuito e, ancora più a monte il sentire, sono considerati di scarsa utilità pratica.
Il pensare è stato così enfatizzato da monopolizzare anche la sfera del sentire, generando grande confusione: l'incapacità di riconoscere i sentimenti, di aprirsi, di lasciarsi andare, di fidarsi della propria voce interiore, la necessità di affidarsi sempre a qualcuno o qualcosa di esterno a noi per essere sicuri di star facendo le scelte giuste.

Per rimediare a tutto questo e ritrovare l'equilibrio perduto fra intuito e razionalità, quindi, è necessario andare a lavorare sulla parte debole – l'intuito – che, dopo anni in cui ci si è dedicati prevalentemente al pensare, è probabile che si sia parecchio atrofizzato.
Vediamo come fare, partendo da una possibile definizione.

CHE COS'È L'INTUITO

L'intuito è la parte più profonda e sensibile di te, fonte della tua saggezza interiore, quella parte che sa la verità, conosce sempre le risposte che ti servono e che, se ben allenato e coltivato, può insegnarti ogni giorno qualcosa, stupirti e guidarti sempre verso la strada più giusta per te.
Generalmente si manifesta sotto forma di sensazioni fisiche (le famose sensazioni di pancia) apparentemente insensate, spesso messaggere di una rottura; diversamente dalla razionalità che si manifesta invece sotto forma di pensieri logici e coerenti, spesso tendenti a mantenere o difendere uno status quo.

Se l'intuito si manifesta attraverso sensazioni fisiche, allora vuol dire che il corpo è la sua casa ed è proprio da lì che si può ripartire per risvegliare questa preziosa facoltà con qualche piccolo esercizio. Te ne suggerisco 3:

1. SENTI IL TUO CORPO

Siediti in una posizione eretta e comoda, chiudi gli occhi e porta l'attenzione al tuo respiro: esso era lì anche un attimo fa ma non sentivi niente perché la tua attenzione era focalizzata su tutt'altro. Senti dunque come sta il tuo corpo qui e ora. Che cosa ti comunica? Sta comodo, ha voglia di muoversi, è intorpidito, avverti qualche dolore o formicolio? Per ora non muoverti, non cambiare posizione, limitati a sentire. Avverti sensazioni piacevoli, spiacevoli o entrambe? Che cosa avrebbe voglia di fare il corpo? Stai per qualche minuto in questo ascolto interiore e poi lentamente riapri gli occhi.

2. SENTI L'ENERGIA NELLE MANI

Siediti in posizione eretta e comoda, chiudi gli occhi e lentamente avvicina i palmi delle tue mani fino a portarli a pochi centimetri di distanza. Resta così per un po' sentendo cosa si produce. Stai per qualche decina di secondi in “ascolto”, poi staccale e senti la differenza. Dopo qualche decina di secondi unisci le mani e senti la differenza. Infine riapri gli occhi.

3. PASSA UN PO' DI TEMPO NELLA NATURA

La natura è una splendida maestra per quanto riguarda il sentire ed è per questo che una delle cose più suggerite nei percorsi di risveglio dell'intuito è proprio quella di connettersi con essa, trascorrerci del tempo con la precisa intenzione di mettersi in ascolto. 
Se puoi scegli un posto che ami particolarmente, che ti è già familiare e nel quale, quindi, tale connessione diventa più facile. Cerca un angolo il più possibile silenzioso per non avere distrazioni.
Mettiti a tuo agio, siediti e respira profondamente, rilassati. Guardati intorno, osserva tutto ciò che accade, anche cose piccole come il movimento di una formica o dei rami nel vento.
Cerca di essere il più possibile aperta e recettiva, chiedi alla natura di donarti un segno: una foglia che ti cade vicino, uno stormo di uccelli migratori che vola sopra di te, un insetto che sale sulla tua mano o ti si posa sulla spalla. Questo è il modo che ha l'Universo di comunicare, quindi presta
attenzione anche alle più piccole cose e naturalmente alle tue emozioni e, ancora, alle sensazioni del corpo.

Nota: molti esercizi sul sentire e sulla connessione con il corpo e le emozioni funzionano meglio se fatti ad occhi chiusi, perché ad occhi aperti la nostra attenzione è inevitabilmente attratta e distratta dall'esterno. Invece in questi esercizi la cosa importante è rilassarsi e lasciare che la percezione del corpo si metta a fuoco da sola, poiché il sentire interiore funziona all'opposto della percezione esteriore: in quest'ultima ci focalizziamo attivamente su certe cose, mentre se vogliamo sentire dentro dobbiamo rilassarci e ricevere quelle sensazioni, emozioni, segnali che il nostro corpo e il nostro inconscio continuamente ci mandano.

La settimana prossima, saranno i Tarocchi a darci ulteriori spunti sul tema con un paio di stesure ad hoc, ma intanto ti lascio alla tua pratica e alla riscoperta del tuo sentire intuitivo.
Dopo questi esercizi, ti sarà sicuramente più chiaro cosa si intende per "sentire": provali per diversi giorni e sentirai pian piano che qualcosa dentro di te inizia a risvegliarsi. Fammi sapere come va nei commenti, ti aspetto!

2 commenti:

  1. Cara Manu, grazie per questo post. Le pratiche di cui parli mi sono familiari, in questo periodo più che mai!
    In questi mesi di clausura, ho approfondito la pratica yoga e la relazione non sempre facile con il mio corpo.
    E poi, da quando è consentito, ho ripreso a correre e passeggiare nel sottomura della città in cui vivo.
    È un vero toccasana e ha la capacità di rendermi focalizzata e al contempo estremamente calma e ricettiva (equilibrio, il mio nuovo amico 🤗). Ora, non mi resta che provare la stesa e condividerla con te e le compagne di viaggio!

    Ti mando un abbraccio colmo di affetto ed energia 🧡

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    1. Cara Emma, mi fa molto piacere leggere queste tue parole! Ti aspetto allora per la stesa. Un enorme abbraccio anche a te e grazie per essere passata di qua ❤️

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